Ritardi e cancellazioni, circolazione dei treni rallentata a causa del sisma di Firenze

La linea dell'Alta Velocità tra Bologna e Firenze è stata riaperta alle 8 dopo il sisma e i conseguenti accertamenti strutturali. Ancora chiusi i tratti della circolazione regionale in Toscana e Romagna

Foto di repertorio
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Il sisma di Firenze ha avuto alcune ripercussioni sulla circolazione ferroviaria dell'interno sistema a causa dell'interruzione effettuata per ragioni di sicurezza sulla linea ad alta velocità. Dalle 5.30, infatti, tutta la circolazione ferroviaria tra Firenze è stata sospesa, con deviazioni e conseguente deviazione sulla vecchia linea direttissima che passa da Prato. L'alta velocità è tornata regolare a partire dalle 8 circa ma si registrano ancora ritardi. La circolazione rimane sospesa in via precauzionale sulla linea Firenze-Faenza tra Borgo San Lorenzo e Marradi. Circolazione tornata regolare sulla linea Pontassieve-Borgo San Lorenzo. È in corso la riprogrammazione dell'offerta ferroviaria del traffico regionale.

Al momento in partenza e in arrivo alla stazione di Firenze Santa Maria Novella si registrano ritardi nell'ordine medio di 30 minuti. Cancellati, invece, diversi treni regionali che risultano essere stati sostituiti dai bus sulla linea interessata a ulteriori verifiche da parte dei funzionari Rfi. A subire maggiori disagi le stazioni periferiche, come quella di Marradi. A destare preoccupazione sono soprattutto le scosse di assestamento che continuano a verificarsi nel corso dello sciame sismico. L'epicentro del terremoto continua a essere Marradi, con alcuni eventi che si registrano anche a Tredozio.

"Stiamo seguendo la situazione su infrastrutture e trasporti ferroviari da questa mattina presto. I nostri contatti con tutti gli operatori sono costanti, un pensiero ai cittadini coinvolti", ha scritto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini sui suoi profili social.

"Abbiamo avuto due forti scosse, la seconda più importante purtroppo ha causato diversi problemi strutturali a edifici pubblici e privati.

Al momento abbiamo evacuato una porzione della casa di riposo, dieci anziani che sono stati spostati in una struttura più stabile e il palazzo comunale è stato dichiarato inagibile", riferisce il sindaco di Tredozio, Simona Vietina. In tutta la zona sono in corso anche le verifiche di stabilità alle infrastrutture stradali e ferroviarie.

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