Raid contro gli studenti di destra: arrivano le condanne per gli antagonisti

Il tribunale ha condannato 26 antagonisti per gli scontri con il collettivo Fuan e le forze dell'ordine all'università di Torino nel febbraio 2020

Raid contro gli studenti di destra: arrivano le condanne per gli antagonisti

Il tribunale di Torino ha condannato 26 antagonisti dei collettivi universitari per gli scontri con le forze dell'ordine che si sono registrati al campus Einaudi il 13 febbraio 2020. In quell'occasione, gli oppositori cercarono di impedire che il Fuan, gruppo studentesco vicino a Fratelli d'Italia, distribuisse i volantini contro un incontro dal titolo: "Fascismo-Colonialismo-Foibe. L'uso politico della memoria per la manipolazione delle verità storiche". A quell'incontro dovevano partecipare l'attore e scrittore Moni Ovadia e del giornalista Stojan Speti. Gli scontri causarono 8 feriti tra i poliziotti e 2 guardie giurate e l'aula "Paolo Borsellino", assegnata al Fuan, fu devastata.

"Ci risiamo, ancora una volta i collettivi dei centri sociali hanno mostrato il loro vero volto mafioso. Prima organizzando un convegno per giustificare le foibe, poi aggredendo i nostri militanti, ed infine sfondando la porta e devastando l'aula del Fuan dedicata a Paolo Borsellino", scrissero gli attivisti del Fuan. Andrea Montalbano, presidente del Fuan, nel post dichiarò: "Era già capitato in passato e non era servito ad intimidirci. Non funzionerà nemmeno questa volta. Le nostre idee sono più forti di qualsiasi intimidazione mafiosa dei centri sociali".

Le pene sono comprese tra i 4 e i 9 mesi di reclusione. Per quasi tutti i giudici hanno disposto la sospensione della pena. In quell'occasione l'Anpi si espresse apertamente in favore degli studenti antifascisti, chiedendo la condanna degli studenti del Fuan: "Ci chiediamo come l’Università possa ancora permettere che gruppi di fascisti attraversino quegli spazi con volantini di odio e razzismo e per di più scortati dalla polizia". Lo slogan, ancora una volta, anche in questo caso è stato "fuori i fascisti dall'università".

Uno slogan che si ripete con frequenza nelle università, dove la sinistra ha la pretesa di avere il monopolio degli spazi culturali, in ragione di una supposta superiorità morale.

Negli ambienti studenteschi italiani si sta nuovamente alimentando una vena estremista rossa, che richiama il periodo più buio dell'Italia. Una vena rossa sospinta dagli ambienti più radicali, che sobillano e aizzano le folle, per creare gli scontri.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica