Stella di David sulla porta, ma sbagliano. Non è la casa di un sostenitore della Palestina

A Roma, un uomo aveva esposto una bandiera della Palestina e il messaggio, probabilmente, era indirizzato a lui. Oltre alla stella, c'era anche il volantino con la foto di un bambino rapito da Hamas

Foto di archivio
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Il conflitto tra Israele e Palestina continua ad alimentare la spirale di tensioni non solo in Medio Oriente, ma anche in Occidente dove l’opinione pubblica si divide tra Israele e Palestina. A Roma, a inizio settimana, in un condominio situato in piazza Bologna, è stata disegnata sulla porta di un appartamento una stella di David, con la vernice rossa. Oltre ad aver tracciato la stella, è stato anche lasciato un volantino raffigurante uno dei bambini ebrei rapiti da Hamas nell’attacco ai kibbutz avvenuto il 7 ottobre.

Sull’episodio stanno indagando la Digos e gli agenti del commissariato di Porta Pia, ma dalle prime ricostruzioni, gli autori del gesto avrebbero voluto mandare un messaggio intimidatorio a qualcuno in particolare, ma avrebbero sbagliato destinatario. Nei giorni precedenti, un condomino dell’immobile di piazza Bologna aveva esposto sul suo balcone la bandiera della Palestina e il gesto non era passato inosservato. L’episodio avrebbe avuto una certa eco nel vicinato e, probabilmente, coloro che hanno disegnato la stella sarebbero dei sostenitori dello Stato ebraico per cui volevano fare una rivendicazione a favore della sua causa. Approfittando del buio della sera, si sarebbero introdotti nel palazzo fino a spingersi al pianerottolo dove abita l’inquilino filopalestinese. Qui, però, avrebbero compiuto il loro gesto non sulla porta di chi ha esposto la bandiera, ma su quella del vicino che si sarebbe accorto per primo dell’imbrattamento e avrebbe riferito al supposto destinatario della rivendicazione.

Le forze dell’ordine, dopo la segnalazione, sarebbero entrati in possesso dei filmati delle telecamere situate nella piazza con l’obiettivo di individuare i responsabili.

Questo episodio di Roma ricorda molto quello che è successo nei giorni scorsi in Francia sebbene, in quel caso, le persone da intimidire fossero ebrei e non sostenitori della causa palestinese. A Parigi e nel suo hinterland, sono state disegnate diverse stelle di David di colore blu, una sessantina nel 14esimo arrondissement della capitale, sulle case e sui negozi di ebrei. I tag inneggianti all’odio antisemita hanno suscitato lo sdegno e condanna quasi unanime di tutte le istituzioni d’oltralpe.

Per quanto riguarda le tensioni in Italia, è stato aggredito, una settimana fa a Roma, l’influencer e attivista palestinese, Karem Rohana, a furia di botte da acuni uomini con volto coperto che sono poi fuggiti a bordo di due auto.

Negli ultimi giorni, la Capitale è stata anche investita da una vera e propria ondata di antisemitismo dato che due notti fa sono state vandalizzate, a Trastevere, due pietre d’inciampo dedicate a due deportati ad Auschwitz, mentre nella giornata di mercoledì, in via Mameli, sono state deturpate altre due pietre d’inciampo dedicate a Giacomo ed Eugenio Spizzichino.

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