"Aboliamo le Frecce". Lo sciacallaggio della sinistra sulla tragedia di Torino

Dall'estrema sinistra, passando per esponenti della musica e dell'istruzione, ora chiedono l'abolizione delle Frecce tricolori

"Aboliamo le Frecce". Lo sciacallaggio della sinistra sulla tragedia di Torino
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L'incidente accaduto sabato pomeriggio all'aeroporto di Caselle fa parte di quella serie di eventi ai quali non si riesce a dare una risposta razionale. Uno degli aerei della pattuglia che, in fase di decollo, colpisce uno stormo di uccelli, la Freccia che precipita e l'auto che transitava di lì proprio nel momento sbagliato. Così è nata la tragedia che ha portato alla morte di una bambina di 5 anni, al ferimento grave del fratello di 12 e dei genitori. Una tragedia fatale, inspiegabile e carica di quel senso di incredulità e sgomento che si prova quando avvengono simili concatenazioni di eventi imprevedibili. Eppure, c'è chi riesce a parlare e lo fa per attaccare i corpi militari italiani e, di conseguenza, lo Stato e i suoi apparati.

Tomaso Montanari è tra questi. "Ora basta con Frecce tricolori e parate militari! Come si può accettare di perdere una vita così? Di una bambina, poi... Basta davvero. La tragedia insensata di oggi ci apra gli occhi: troviamo altri modi – più intelligenti, più costruttivi, più pacifici – per celebrare una Repubblica che ripudia la guerra, e che è fondata sul primato della persona umana". Certo, c'è da chiedersi come le Frecce tricolori siano legate alla guerra e come tutto questo sia legato all'incidente di ieri, che si è verificato mentre l'aereo decollava e che sarebbe potuto accadere ovunque e comunque. Ma alla sinistra piacciono le strumentalizzazioni, le cavalcano non appena ne hanno la possibilità per questioni ideologiche e politiche.

Nemmeno davanti alla morte di una bambina di 5 anni percorrono la strada del silenzio. Anzi, quella morte diventa per loro motivo di polemica. Luana Zanella, capogruppo di Avs, si lancia in una teoria secondo la quale "le manifestazioni delle frecce acrobatiche devono essere oggetto di una valutazione alla luce dei loro costi, soprattutto a livello ambientale, oltre che per la loro pericolosità. Noi crediamo siano esibizioni da abolire". E non è un caso che un'altra critica così così aspra arrivi da un altro esponente della sinistra più estrema e radicale: "Uno spreco di soldi e uno strumento di propaganda guerrafondaia dannoso, diseducativo, e purtroppo anche pericoloso". Così il segretario di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo. Che dire, poi, del musicista Frankie Hi-nrg: "Ma di preciso, nella pratica, a che cazzo servono le #FrecceTricolori?".

Commento al quale hanno già risposto i suoi follower: "È uno spettacolo, può piacere o meno, ma quando cadono stadi, o palchi di colleghi tuoi non si ferma nulla. Pensa al pilota, immagina la sua devastazione".

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