È finita davanti ai giudici la storia della Madonna di Trevignano Romano, piccolo comune della provincia di Roma, ma restano tanti i nodi da sciogliere per una vicenda controversa, diventata ormai un caso di cronaca nazionale. Le lacrime di sangue della statua sono la conseguenza di un miracolo o di un raggiro? E qual è il vero ruolo della santona Gisella Cardia? La donna di 53 anni, il cui vero nome è Maria Giuseppa Scarpulla, insieme al marito ha raccolto una folla di fedeli e molti soldi proprio grazie ai fenomeni della lacrimazione dell’effige della Madonna e delle apparizioni della santa. La procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo, mentre la diocesi di Civita Castellana, dopo la denuncia di alcuni seguaci della veggente, ha avviato un’indagine interna per fare luce sulle attività religiose svolte a Trevignano Romano, che hanno visto coinvolti alcuni sacerdoti e l’ex vescovo.
Il ritorno in Tv della santona
Gisella Cardia è stata ospite del programma di Rai Uno 5 minuti, condotto dal giornalista Bruno Vespa. La donna ha risposto a tutte le accuse che le sono state rivolte partendo da quella più infamante della truffa. Secondo l’investigatore privato Andrea Cacciotti, che si sta occupando del caso, il sangue che scende dagli occhi della statua sarebbe di maiale. “Un’assurdità – ha dichiarato la veggente – non è certificato assolutamente. Ma solo un pensiero di un giornalista. Il sangue è stato analizzato dai carabinieri del Ris”. Dei risultati degli esami, però, non si sa ancora nulla. Sono anni che resta vivo il mistero delle lacrime della Madonna, senza che ci sia una risposta ufficiale.
La santona ha spiegato che sono due anni che la statua non piange più e ha voluto chiarire alcune inesattezze che secondo lei sono state diramate da alcuni organi di informazione. “Non è vero – ha sottolineato – che la Madonna piangeva il giorno 3 di ogni mese, sono tutte cose false dette dai media. La statua dopo aver pianto lacrime di sangue non lo ha più fatto”. Anche Giuseppe Marazzita, l’avvocato di Gisella Cardia, pungolato da Bruno Vespa, ha chiarito alcuni aspetti riguardanti la posizione giuridica della sua assistita e i possibili reati commessi. “Si tratterebbe in realtà di un illecito amministrativo – ha detto il legale – bisognerebbe avere rispetto della religiosità altrui. Ciò che è importante è che non venga ferita la dignità di Gisella Cardia e raccontate menzogne”.
La commissione della diocesi
Il vescovo Marco Salvi, intanto, ha fatto sapere che la commissione istituita un mese fa dalla diocesi di Civita Castellana per fare chiarezza sui fatti di Trevignano Romano, ovvero in merito alla presunta veggente
che parla di apparizioni della Madonna,"sta lavorando proficuamente per fare chiarezza sui fatti noti a tutti. Nei prossimi giorni verrà presentata una prima relazione da parte della Commissione incaricata”.
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