’Ndrangheta, ucciso genero del boss

Il cadavere trovato vicino al cimitero, dove è sepolto un altro capomafia

Residente in Calabria, domiciliato vicino a Bologna, giustiziato con un colpo alla nuca nel Legnanese. Infine abbandonato vicino al cimitero di San Giorgio su Legnano, dov’è sepolto un altro boss della ’ndrangheta, Carmelo Novella, assassinato in un bar di San Vittore Olona il 14 luglio. Sono stati alcuni operai edili a trovare ieri mattina il corpo di Cataldo Aloisio 34 anni, ritenuto vicino alla ’ndrina di Cirò Marina, arrestato nel 2000, e genero del capomafia di Cirò, Giuseppe Farao, attualmente detenuto.
La vittima è stata rinvenuta a ridosso del muro di cinta del camposanto, con il viso massacrato e con un pacchetto di sigarette sul petto, in segno di disprezzo. Il cadavere abbandonato nei pressi del medesimo cimitero dov’è sepolto Carmelo Novella, potrebbe far pensare ad un coinvolgimento della vittima nell’assassinio del boss.

Oppure ad una seconda vittima di uno stesso regolamento di conti, in atto fra le ’ndrine della mafia calabrese. Che Aloisio fosse comunque una vittima predestinata, lo dimostra anche la scomparsa della moglie, avvenuta nel 2000 subito dopo l’arresto del consorte, e della quale non si sono avute più notizie.

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