- Forse qualcuno dovrebbe dire a Paolo Condò, sul Corriere, di accelerare un pochino il gobbo dei suoi video.
- Jenni Hermoso, la calciatrice spagnola campione del mondo, ha deposto oggi nel processo contro Luis Rubiales, ex capo della federazione calcistica spagnola. Dice di essersi sentita “poco rispettata”, di un bacio “fuori contesto”, di fatto estorto “dal mio capo” in una situazione che non dovrebbe mai verificarsi tra datore di lavoro e dipendente. Va bene. Ok. Sorvolamo sul fatto che ci sono video sul bus poco dopo la premiazione che mostrano una Hermoso divertita di quel bacio. Ma ho visto e rivisto il video di nuovo, a mesi di distanza, e non cambio idea: sarà stato poco consono, ma non c’è alcuna violenza sessuale né mancanza di rispetto. Non l’ha palpeggiata, non ha abusato di lei. Dopo un abbraccio decisamente intenso, ricambiato, e baci sulle guance, c’è scappato un bacetto a stampo in un momento di evidente euforia collettiva. Un bacetto a stampo. Fine. Lei avrebbe potuto chiudere la questione chiarendo che si era trattato di un momento di felicità estrema. Lui avrebbe dovuto scusarsi per la poca professionalità, se volete. Ma un processo per violenza sessuale è veramente un insulto a chi gli abusi li subisce per davvero.
- Ilaria Salis lancia il suo nuovo libro e fa una rivelazione clamorosa. Insomma: la sua carcerazione sarebbe un complottone ordito dall'Ungheria, il che sarebbe gravissimo in uno Stato europeo. Roba da DDR. Ci riserviamo di leggere la fatica letteraria prima di valutare le accuse che le erano rivolge e che lei fa alla polizia ungherese, fatto salvo il principio - per noi imprescindibile - che fino a prova contraria e prima della conclusione del processo, lei resta innocente. Ma c'è una cosa che non torna. Il 1 febbraio del 2024 infatti papà Salis dichiarò al Corriere che lei quel manganello lo aveva con sè per difesa personale, anche se non l'aveva usato. Quindi scusate: ma questo bastone lo aveva con sé, oppure glielo hanno infilato in borsa le 'guardie' ungheresi? O l'una o l'altra. Oppure c'è qualcosa che non torna.
- A Rimini durante una partita di basket giovanile la madre di una delle giocatrici, pensate come siamo messi, urla “scimmia” ad una delle avversaria. La quale perde la brocca, va sugli spalti e la aggredisce. Due considerazioni. Primo: non tirerei fuori la storia del razzismo, qui il problema è l’insulto in sé. Se l’avesse definita “zocc*** cicciona” sarebbe stato uguale. Secondo: le società sportive devono iniziare a capire che nessuno dei loro bambini diventerà un campione nello sport che praticano. Nessuno a parte un paio se va bene nella loro città. Quindi si mettano l’anima in pace, stiano zitti e guardino i loro ragazzi divertirsi. Che la vera rovina dello sport sono i genitori esagitati.
- Sondaggio storico nel Regno Unito: per la prima volta Reform Uk, il partito
populista di Nigel Farage, è indicato al primo posto nelle preferenze davanti sia ai laburisti sia ai conservatori. Alla faccia di quelli che “la Brexit è stata un disastro e ha tolto voti ai populisti”. Ciaone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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