«Nel 2008 Fiat all’8,5% del mercato in Europa»

L’ad Marchionne: «È un successo la nuova Punto. Poi arriverà la 500». Montezemolo: «Ancora lontano l’accordo sugli esuberi Fiat»

da Milano

«I nostri obiettivi, entro il 2008, sono raggiungere una quota di mercato in Europa dell'8,5% (a novembre la Fiat era al 7,1%, ndr) e a quel punto lavoreremo a pieno regime anche sul fronte dell'occupazione. Se necessario siamo in grado di incrementare rapidamente la nostra capacità produttiva» ha detto l'ad Fiat, Sergio Marchionne, in un'intervista al quindicinale tedesco Auto Motor und Sport. «La Fiat ha fatto registrare nel 2004 perdite per circa 820 milioni di euro - ha affermato il manager - chiudere uno stabilimento riduce i costi fissi di 35 milioni di euro. Queste cifre dimostrano che fermare un impianto ha un'influenza marginale. Il sistema italiano di cassa integrazione ci consente di utilizzare il personale in maniera flessibile in funzione della domanda anche in un arco temporale più lungo».
Marchionne ha affermato che la Nuova Punto «ha riscosso un consenso ben oltre le nostre valutazioni», «rioccupiamo esattamente la posizione giusta in questo segmento». Il manager ha indicato per il futuro «lo sviluppo di una grossa Maserati coupé» sul pianale modificato della Quattroporte. «Una suv oppure una crossover - ha aggiunto - si adatterebbe bene allo spirito di questo marchio e potrebbe essere realizzata sulla piattaforma della 159 dell'Alfa». Sul futuro della Lancia, Marchionne ha sottolineato che «oggi non produrrebbe più un auto come la Thesis» perchè per fare questo tipo di modelli «bisogna avere un marchio dal nome molto forte. Per noi è difficile ritagliarci uno spazio nel segmento superiore perchè ci muoviamo su un terreno dominato dai tedeschi. L'Alfa 166, in ogni modo, avrà un seguito e affronteremo con cautela relativa alla sua erede. Farsi false illusioni a questo proposito è fuori luogo». Per il marchio Fiat si lavora alla nuova 500 che possiede «caratteri ereditari simili a quelli della Mini, se non addirittura migliori».
Per il manager la Mini «è stata una trovata geniale». In generale il gruppo lavora con «un approccio completamente nuovo»: «Oggi diamo retta non solo ai nostri ingegneri ma molto di più al parere dei nostri esperti in altri settori». Senza questo nuovo approccio, i progetti di Panda Alessi e Panda Monster non sarebbero stati altrimenti possibili.


Ancora ieri è stata una giornata di tira e molla nelle trattative per il contratto dei metalmeccanici, mentre resta in alto mare la questione degli esuberi Fiat: «Non c'è alcuna schiarita, nessuna novità» ha detto il presidente del gruppo torinese, Luca di Montezemolo, ai giornalisti che chiedevano informazioni sui rapporti con il governo, che finora ha respinto la possibilità di utilizzo della «mobilità lunga» verso la pensione. La questione degli esuberi Fiat si sta ormai trascinando da tempo tra continui «stop and go», senza trovare una soluzione. Oggi intanto Fiat ufficializza l’accordo con l’indiana Tata.

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