Non l'oro, non i diamanti né l'uranio. E nemmeno l'acqua, come ripetono gli ecologisti che vogliono stupire con i paradossi: la materia che vale di più, oggi, il bene più prezioso, sono i big data. Cioè i nostri dati personali, quelli che vengono raccolti ogni volta che paghiamo con la carta di credito, navighiamo in rete o mandiamo una mail che riteniamo privata per rivenderli a chi sa trasformarli in denaro. Un genere postmoderno di furto al quale ci siamo velocemente abituati; e come se ciò non bastasse, l'erede del Grande Fratello digitale è già in marcia.
Nel romanzo di Daniele Rielli (Odio, Mondadori) l'azienda pronta a dare un giro di vite alla nostra condizione di perenni spiati si chiama «Before» e il nome è tutto un programma. Basta un braccialetto elettronico pieno di sensori, una teoria aggiornata delle reti neuronali ed ecco che il sogno di ogni manipolatore diventa realizzabile: intuire i desideri della gente prima che essi siano formulati. A dare il via al mondo nuovo dopo aver venduto l'anima al diavolo è uno studente di filosofia, Marco De Sanctis, finito dietro le sbarre per aver passato la notte con una ragazza che verrà assassinata. Scarcerato dopo un mese, si trasferisce in Germania dove si mantiene facendo il dee-jay e pubblicando con successo dei racconti distopici in rete. La svolta arriva quando un personaggio visionario ma non privo di senso pratico, il Mastro, lo aiuta a metter su una startup usando come capitale i trecentomila euro che i giornali devono risarcire al nostro eroe per averlo sbattuto, nel ruolo del mostro, in prima pagina. Fra una Roma e una Milano infestate da persone molto prevedibili anche senza l'algoritmo di «Before» (Il nome da dare al nascituro? «Se è femmina pensavo Ipazia») Rielli mescola nel suo romanzo ingredienti di qualità, a cominciare dall'ironia: «E poi tutta questa violazione della privacy per far arrivare prima le pizze a domicilio...».
Ma non manca uno sguardo profondo sulla nostra condizione: ben presto il lettore comprende che il mondo nuovo non è una degenerazione evitabile, ma una conseguenza necessaria del peccato originale dell'Occidente, la razionalità calcolante e la smania di ridurre l'universo al quantificabile. Ci sono anche il sesso, l'amore e l'amicizia: che forse, se avremo fortuna, avranno il potere di rinviare l'Apocalisse di qualche settimana.
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