Il nemico di Strada è uno 007 afghano

Il nemico giurato di Gino Strada e della sua Emergency è Amrullah Saleh, il potente capo dei servizi segreti afghani. Amico della Cia, sui 45 anni, si è fatto le ossa all'ombra di Ahmad Shah Massoud, il leone del Panjsher, ucciso da Al Qaida due giorni prima dell'11 settembre

Il nemico di Strada è uno 007 afghano

Il nemico giurato di Gino Strada e della sua Emergency è Amrullah Saleh, il potente capo dei servizi segreti afghani. Amico della Cia, sui 45 anni, si è fatto le ossa all'ombra di Ahmad Shah Massoud, il leone del Panjsher, ucciso da Al Qaida due giorni prima dell'11 settembre.
Grazie alla padronanza dell'inglese, accompagnava i giornalisti negli anni Novanta, quando Massoud e i mujaheddin controllavano Kabul. Compresa Maria Grazia Cutuli, del Corriere della Sera, che verrà trucidata dai talebani nel 2001. Sarà proprio Saleh a catturare i responsabili.
Nel 1996, quando mullah Omar e i suoi tagliagole conquistano Kabul, le truppe di Massoud si ritirano verso il Panjsher. Saleh viene distaccato presso l'ambasciata afghana a Dushambè, capitale del Tagikistan. Gino Strada lo conosce proprio a Dushambè, perché Emergency stava realizzando il suo primo ospedale in Afghanistan, nella valle del Panjsher. Il futuro capo dell'intelligence di Kabul ti aiutava ad intervistare Massoud. O ti faceva incontrare dei contatti in un buio e triste ristorante della mafia russa, dove i giornalisti pagavano il conto.
Dopo l'11 settembre il formidabile inglese di Saleh gli serve per accompagnare i corpi speciali americani penetrati in Afghanistan. Una volta liberata Kabul comincia la sua carriera nei servizi segreti. Con Strada i rapporti si fanno difficili dopo il 2001, quando il fondatore di Emergency chiede di far visita ai prigionieri talebani e di Al Qaida anche a Bagram, la grande base americana a nord di Kabul.
Nel 2004 viene nominato a capo dell'Nds, la Direzione nazionale per la sicurezza, l'intelligence finanziata dalla Cia. Con Emergency Saleh ha il dente avvelenato per la discussa mediazione del sequestro di Daniele Mastrogiacomo, inviato di Repubblica, nel 2007. I suoi uomini furono completamente tagliati fuori, su pressioni di Strada e del governo Prodi. L'Nds puntava ad uno «scambio controllato» con i talebani, per evitare brutte sorprese. Puntualmente avvenute invece con la mancata consegna di Adjmal Naqshbandi, l'interprete di Mastrogiacomo, che sarà decapitato dai talebani.
Saleh fa arrestare Ramatullah Hanefi, il mediatore di Emergency. Lo tiene in galera per 90 giorni sostenendo con il Giornale: «Abbiamo le prove: immagini satellitari ed intercettazioni che si tratta di un facilitatore dei talebani». Strada fece il diavolo a quattro, le prove non sono mai saltate fuori e Hanefi è stato rilasciato.
Saleh sospettava dell'uomo di Emergency a Lashkar Gah anche per il rapimento del 2006 di Gabriele Torsello, un free lance italiano che viveva a Londra. Ramatullah ha fatto acquistare il biglietto di ritorno da Lashkar Gah di Torsello. I sequestratori lo attendevano tranquillamente lungo il tragitto.


A Saleh è saltata la mosca al naso quando Strada rivelò che Hanefi aveva consegnato il riscatto di due milioni di dollari, in cambio di Torsello. L'ultimo capitolo del braccio di ferro con Emergency è scattato sabato scorso, con l'arresto dei tre volontari italiani dell'ospedale di Lashkar Gah.
www.faustobiloslavo.eu

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