Nessun palco per Conte, Elio, Vecchioni e Mannoia E l’assessore è latitante

La Duemilagrandieventi di Vincenzo Spera, indiscusso leader dei promoter italiani, ha presentato gli spettacoli della stagione 2011/2012 non senza polemiche.
«Sono indignato» affonda durante la conferenza stampa Vincenzo «nei confronti delle istituzioni locali, nei confronti dell'assessore alla cultura, che più volte non si è neppure presentato agli appuntamenti concordati, e con tutti coloro che non hanno fatto nulla ora e in passato per sostenere la musica».
Ma nonostante le avverse condizioni, Vincenzo Spera è riuscito per questa stagione a mettere su una squadra di serie A, infatti, quest'anno scenderanno in campo 11 fuori classe, 11 spettacoli dal vivo all'insegna della grande musica. La formazione è capitanata dal Zucchero Sugar Fornaciari in una doppia data il 29 e il 30 novembre al 105 Stadium, lo segue Marco Mengoni in «Solo Tour» il 4 dicembre. Ivano Fossati si esibirà al Teatro Carlo Felice il 28 Gennaio ed Enrico Brignano in «Tutto suo Padre» al palazzetto della Fiumara. A sorpresa una donna, Giorgia, domenica 11 marzo con il suo «Dietro le apparenze tour 2012» al 105 Stadium come l'attesissima Laura Pausini e l’«Inedito World tour» sabato 24 e domenica 25 marzo. Nella squadra c’è ovviamente anche il campione straniero e che campione, il mitico James Taylor atteso il 29 marzo al Teatro Carlo Felice, seguito da un vero «nostrano» come il nostro Antonello Venditti in campo il 19 aprile allo stadio 105.
L'attacco finale sarà affidato a tre punte, al 105 Stadium sia Tiziano Ferro in «L'amore è una cosa semplice» il 19 maggio e sia Biagio Antonacci il 24 maggio, invece Pino Daniele il 28 sarà al Teatro Carlo Felice.
L'allenatore Spera avrebbe altri quattro campioni da mandare in campo: Vecchioni, Elio e le Storie Tese, Paolo Conte e Fiorella Mannoia, ma il campo non c'è.
Perché? E qui il tono di voce di Vincenzo si infervora: «Per mancanza di spazio e cioè posto al Teatro Carlo Felice. A Genova non ci sono alternative, altri spazi, a parte il 105 Stadium, dove poter fare esibire gli artisti in concerto. Negli anni le autorità competenti si sono occupate solo di una parte della cultura, basta pensare che a Genova ci sono ben 32 sale per la prosa.
Discriminazione?
«Concezione sbagliata della musica, che ha una sua valenza sociale, popolare ed anche economica. È sempre stata sottovalutata».
Quindi?
«Quindi si preparino le istituzioni perché gli sarà chiesto aiuto per il progetto che io ed Ernesto Filippi vogliamo realizzare. Quest’anno abbiamo iniziato un percorso insieme e vorremmo riuscire nella ristrutturazione del 105 Stadium in stadio- teatro- club-disco, con strutture mobili che in base alla programmazione saranno spostate e disposte secondo le esigenze del momento. Questo permetterebbe anche di creare spazi dove potrebbero esibirsi nuovi talenti».


C'è anche una novità di carattere benefico che la Grandieventi sostiene, giusto?
«Non è la prima volta, quest'anno abbiamo iniziato un viaggio con Unitalsi, un'associazione di fedeli che accompagna gli ammalati al Santuario di Lourdes».
Vincenzo Spera ci tiene a concludere l'incontro chiedendo attenzione e riflessione da parte della attività pubblica che gestisce il settore. È arrivata l'ora di ascoltare tutta un'altra musica.

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