«Ma non riguarderà i reati gravi»

Dopo le critiche, il guardasigilli precisa: «Nessuna clemenza per mafiosi e pedofili». Ma Caruso lo sprona: «Sei il migliore di tutti»

da Roma

Se ci sarà un’amnistia-indulto bisognerà escludere reati gravi come quelli di pedofilia e mafia. Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, risponde alle critiche dopo il generico annuncio in carcere del 2 giugno e precisa meglio quello che ha in mente.
La discussione dovrà aprirsi in Parlamento per delineare i termini del provvedimento generalizzato di clemenza, ma subito vanno posti dei paletti. «Lungi da me - dice il Guardasigilli - che possa valere per estinguere reati come la pedofilia e la criminalità organizzata, questo vada messo da parte in modo assoluto. Per il resto, se ne discuterà con le forze politiche e i gruppi parlamentari».
Spiega che il governo intende prendere l’iniziativa, ma sarà necessaria una larga maggioranza in Parlamento e un accordo con una larga parte dell’opposizione. Dunque annuncia che sulla questione il governo non intende fare un’«appropriazione indebita», né indulgere alla vanità. «Lavorerò - promette - per maturare elementi di serenità evitando il broncio che ci è stato in questi ultimi tempi e spero sia possibile». Se si varerà il provvedimento, sottolinea Mastella, «il merito non sarà eventualmente del governo come tale, ma del Parlamento intero».
Il ministro ringrazia il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per il suo appello al dialogo tra i poli. E ringrazia il premier Romano Prodi che ieri ha confermato che quella a favore del provvedimento di clemenza è la linea «del governo e non del Guardasigilli» .
Applaude Emma Bonino, leader radicale e ministro per gli Affari europei. «L’amnistia è la seconda vittoria dell’Unione, perché rappresenta l’inizio di una riforma sulla giustizia del nostro Paese». E per il «disobbediente» Franco Caruso del Prc Mastella è «il miglior ministro del governo Prodi». Il responsabile Giustizia dello stesso partito, Giuliano Pisapia, spiega che un provvedimento di amnistia-indulto è «non solo urgente ma necessario per evitare il collasso irreversibile del sistema penale e carcerario». E che è «giuridicamente assurdo» parlare di indulto senza prevedere l’amnistia, perché non si smaltirebbe l’enorme mole di processi pendenti.
Da Forza Italia, Fabrizio Cicchitto valuta positivamente l’annuncio di Mastella per un provvedimento che escluda i reati di criminalità organizzata e di pedofilia. «Rappresenta un atto di umanità, di equità e di pacificazione ideale e sociale». Ma gli azzurri Gaetano Pecorella e Giuseppe Gargani fanno capire che la condizione per raggiungere un accordo è che il ministro si impegni a non toccare la riforma della Giustizia.

Come farà Mastella che già ne ha annunciato il blocco dopo l’incontro con l’Anm? Ma Gargani è chiarissimo: «La sospensione della legge sarebbe grave. Non ha precedenti ed è contro la Costituzione e contro il buon senso. E quindi se anche il presidente della Repubblica auspica al dialogo, non si facciano atti faziosi e corporativi che lo compromettono».

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