«NONSOLOMODA»: FUORI LO STRANIERO

Hanno ragione gli autori di Nonsolomoda, il programma di Canale 5 di moda e non solo, come dice giustamente il titolo, che da poco è stato modificato in un più eccitante Nonsolomoda è... contemporaneamente, anche se non si capisce bene cosa voglia dire. Forse perché va in onda contemporaneamente ad altre trasmissioni, come spesso succede in tv, o perché uno può guardarlo e intanto leggere il giornale, ma non sa cosa si perde, o perché nello stesso momento fuori piove oppure c’è il sole. Il solito bastian contrario potrebbe obbiettare: è raro che il sole splenda nella messa in onda della domenica, quella principale, che scatta a mezzanotte in punto. E nemmeno nella replica del sabato (mezzanotte e mezzo, lacrime defilippiane permettendo), ma in quella del sabato mattina sì, dato che comincia alle nove. Sole, pioggia, nebbia o neve non fermano comunque una trasmissione dall’altissimo indice di gradimento, tanto che può concedersi due repliche settimanali. Ma questa è un’altra storia. Piuttosto si diceva che gli autori di Nonsolomoda eccetera, condotto dalla graziosissima Silvia Toffanin, hanno ragione. In uno degli ultimi numeri, nella rubrica Pagina nera, hanno beffardamente deplorato la moda, sia detto senza ironia, di abusare della terminologia straniera. Al palazzo della Borsa di Milano, hanno svelato, sono convenuti i grandi marchi del Made in Italy che fanno parte dell’Osservatorio Altagamma 2005 per parlare di mercati. Bene, relatori e pubblico italiano, continua la sarcastica nota, iniziano i lavori. Queste le parole proibite elencate dal puntiglioso codicillo: breakdown-hard luxury, wholesale, retailing, outsourcing, supply chain, global sourcing, assortment chain, know how, value for money, cheap&chic, demand driven, supply driven, newnes, down-trading, fashion electronics, travel retail, skin care, easy to wear, player life style, branded, focus, brand. Conclusione perfida: «Di prodotti italiani si stava parlando: appunto, anzi of course». Perfetto. L’Accademia della Crusca è già pronta a nominare Fabrizio Pasquero, storico ideatore di Nonsolomoda, membro onorario. Naturalmente è un puro, sfortunatissimo caso che nei servizi precedenti la sacrosanta filippica fosse rimasto, certo piazzato da ignoti sabotatori, qualche vocabolino foresto.

Eccoli in rigorosa sequenza: prêt à porter, maison, designer, coupe de teatre, tulle, chiffon, nude look, foulard, mignon, navy, happy few, personal chef, green, personal trainer, circle club, gallery, membership fee, day boat, wally tender, belle époque, boulevard, mission, peel, micro abrasion, routine, peeling, sex symbol, testimonial, glamour, cool, boisé, life style, griffe, city loft. Viva l’Italia.

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