La portava sulle spalle, come se niente fosse, in uno zainetto. Ma gli spostamenti del corriere da tempo erano nel mirino dei finanzieri. Laltro giorno il blitz: oltre 9 chili di cocaina purissima sequestrati e quattro pregiudicati in carcere. La lotta al traffico degli stupefacenti sul litorale romano questanno inizia così, con unoperazione di routine ma che segna uno stop decisivo al business della droga. Indagini difficili, assicurano gli uomini migliori della Guardia di finanza, decisi a risalire ai canali legati ai narcos nostrani in contatto con i più potenti cartelli sudamericani. Linchiesta delle Fiamme gialle, seguita passo passo dal sostituto procuratore «antimafia» di Velletri, il pm Giuseppe Travaglini, punterebbe sui committenti locali, personaggi legati alle «famiglie» impiantate sul territorio pontino, in particolare Pomezia e Aprilia, per arrivare ai contatti internazionali. E proprio dal monitoraggio di queste due cittadine, snodi preferiti per lo smercio di cocaina in tutto il Centro-Sud, parte linformativa che mette in allarme, ancora una volta, la Procura veliterna. Landirivieni del «fattorino» fra i palazzoni popolari in cui abitano personaggi a dir poco compromessi mette in moto gli esperti antidroga dei baschi verdi. Settimane di appostamenti, riprese fotografiche, filmati, pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali producono una quantità tale di prove che il magistrato non può che dare carta bianca. Il via libera al primo arresto avviene quando il giovane apriliano, M.M., 34 anni, esce di casa con una borsa piena zeppa a tracolla. Lalt, apparentemente per un semplice controllo, provoca la reazione immediata del sospetto. Alla vista delle palette ministeriali lo spacciatore risponde dando una brusca sterzata al mezzo, puntato contro due finanzieri in borghese. Lacceleratore a manetta, la moto viene scaraventata contro gli uomini della Finanza. Un diversivo che permette al narcotrafficante di prendere tempo e darsi alla fuga, a piedi, in mezzo al traffico natalizio della cittadina. Il borsone, però, resta a terra con il motorino. Una mossa falsa: dentro nove panetti di coca ancora da tagliare e il portafogli con i documenti didentità del fuggiasco. Pochi minuti dopo e il malvivente viene raggiunto e bloccato. Non ci vuole molto per scoprire i nomi dei complici, tre persone con curricula criminali da brivido: traffico internazionale di droga, armi, ricettazione, rapina. A finire in carcere, oltre al «pony express», R.V., 32 anni, G.R., 29 anni, e L.M., 30 anni, tutti di Roma.
Portata in laboratorio per le analisi, la cocaina (acquistata all'ingrosso per 400mila euro) è risultata di purezza eccezionale, tanto da fruttare almeno un milione di euro. I quattro, accusati di traffico di sostanze stupefacenti in concorso tra loro, sono stati rinchiusi in carcere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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