«Il numero dei tesserati raddoppierà entro il 2010»

Bruno Bizzozero: «Grazie a questa iniziativa, in tre anni raggiungeremo la soglia di 160mila iscritti»

Bruno Bizzozero è il presidente del Club La Rossera (Bergamo) ma è pure a capo del Comitato lombardo. Dopo un mese dal lancio formale del progetto federale «Tesseramento libero», abbiamo realizzato questa intervista.
Si è fatto vivo qualcuno dei possibili nuovi golfisti?
«Sì e no. Alcuni hanno telefonato per chiedere informazioni. Bisogna tenere conto che adesso è un po' presto per introdurre gente al golf in Lombardia dove, per via dell'inverno, i Circoli torneranno davvero operativi ai primi di marzo.
Quando, nell'autunno scorso, si arrivò al «dunque» dei Circoli lombardi sull'aderire o meno al progetto federale, Le Rovedine, Vigevano e Zoate dissero di no. Perché?
«Il loro non fu un no suggerito da motivi tecnici. Il fatto è che si chiedeva un voto favorevole a un progetto che, per ragioni diverse non era stato ancora stato presentato e illustrato come in un primo tempo si pensava avvenisse».
A parte i tre no, c'erano inizialmente nove «sì condizionati» cioè poco convinti. Tra questi alcuni dei Circoli più nobili della Lombardia e d'Italia. Come mai?
«Proprio perché sono nobili. Prima di dare il loro assenso hanno voluto piantare dei paletti. Poi hanno votato sì».
Al di là della loro adesione, in diversi Circoli sussistono alcune perplessità. Si sa che i sabati e le domeniche dei mesi di agibilità, sono soprattutto spesi a beneficio delle gare e dei soci. Ora, per agevolare l'ingresso dei neofiti a bassi costi, i Circoli si trovano a fare i conti con lo spazio praticabile di quattro giorni feriali alla settimana. Come si possono abbassare certe quote di partecipazione in queste incerte condizioni?
«Il tesseramento libero non ha nulla a che vedere con quello del socio. Se uno chiede dei servizi deve diventare obbligatoriamente socio di un Circolo».
Ma quando questo tesserato libero si presenta in un Circolo, che cosa succede?
«Poniamo che venga da noi a “La Rossera". Noi gli diamo la tessera e un’offerta per il suo primo anno: sei mezze ore di lezione per i primi quattro mesi, rinnovabili per altri quattro mesi, a metà prezzo (diciamo 11-12 euro l'una), ingresso al campo pratica libero, palline gratuite, accesso ai servizi (non agli spogliatoi) e al bar, insegnamento delle regole del golf per potere poi affrontare l'esame. Il tutto verrà a costare intorno ai 200 euro. Certo, però, i Circoli si debbono adeguare ai tempi. Non possono chiudere d'estate alle 7 di sera sfavorendo così chi finisce di lavorare nel pomeriggio. E magari vedano di sopprimere il giorno di chiusura: basterà la presenza del segretario e per il resto chi arriva per giocare si arrangerà. Il tesseramento libero è fatto per i Circoli medi e per i campi pratica che credo diventeranno il volano del progetto».
Per rendere persuasivo l'esperimento del tesseramento libero si è anche detto che in Francia ha promosso un incremento del numero dei golfisti da 80mila a 340mila Potrà ripetersi questo fenomeno anche da noi?
«Non credo che da noi succederà. Ritengo che entro il 2010 potremmo arrivare a raddoppiare i tesserati attuali, raggiungendo la soglia dei 160mila.

Per noi sarebbe già un notevole risultato se si pensa che nel 2006, disastroso, l'aumento dei golfisti italiani è stato di 2.420 unità. Mi resta la soddisfazione che 1.500 circa di questi li abbiamo registrati in Lombardia».

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