Elena Giliberti
Con la realizzazione della Fondazione Arnaldo Pomodoro in Lombardia si conferma una nuova idea di museo: «Da contenitore e custode di memorie a polo multifunzionale, finalizzato alla conservazione, alla ricerca, alla documentazione e alla promozione educativa». A parlare è il governatore Roberto Formigoni, che ha espresso la propria soddisfazione per la nuova struttura inaugurata ieri in via Solari 35. Circa 3.500 metri quadri (per quindici di altezza) nel complesso delle ex officine Riva&Calzoni trasformati in un centro espositivo e laboratorio per larte, interessante esempio di archeologia industriale.
«Con questa nuova struttura - prosegue il presidente della Regione - il patrimonio culturale della nostra regione si arricchisce di uno spazio vivo e dinamico. Grazie al suo calendario di appuntamenti, incontri, letture, seminari, proiezioni, eventi teatrali e musicali richiamerà nel capoluogo lombardo moltissimi visitatori». E linaugurazione dello spazio con «La scultura italiana del XX secolo» contribuisce al «nuovo rinascimento lombardo». La Fondazione infatti, costituita nel 1995 dopo lesperienza dello scultore nella prima sede di Rozzano, si propone di diventare un centro espositivo e laboratorio per larte, un luogo dincontro e scambio tra artisti, critici e pubblico.
«Nella ricerca di una sede per la fondazione - spiega Arnaldo Pomodoro - dovevo fare i conti con due esigenze: la prima riguardava, rispetto a Rozzano, lesigenza che fosse collocata in unarea più centrale per aumentarne la fruibilità al pubblico.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.