Le Intelligenze artificiali generative sono in grado di fare molte cose. Creano testi, musica e immagini. Proprio su queste ultime si concentra About this Image, il servizio Google che verrà lanciato durante l’estate all’inizio soltanto negli Stati Uniti d’America e che sarà di aiuto per sconfiggere il fenomeno delle foto rielaborate, le foto fake, un pericolo a cui chiunque può essere esposto.
Google ha quindi voluto rivoluzionare la ricerca per immagini, fornendo uno strumento utile e di facile utilizzo. Non occorre provocare allarmismi, è comunque facile per una platea sempre più ampia di persone – come dimostra la foto di Papa Francesco che indossa un piumino – manipolare immagini e non sempre per scopi ricreativi o ludici.
Google corre ai ripari
Lo strumento di Google permetterà di avere tutte le informazioni disponibili di un’immagine, a partire dalle pagine web sulle quali appare, oltre a quando e dove è stata pubblicata per la prima volta.
Se, per esempio, si scopre che un’immagine è stata pubblicata per la prima volta su un sito notoriamente poco attendibile, si può giungere alla conclusione che si tratta probabilmente di una foto fake. Questo aiuta anche a orientarsi tra le tante bufale che girano sul web ed è una misura che dovrebbe scoraggiarne la diffusione. Allo stesso modo, chi volesse ledere la reputazione altrui, dovrebbe fare i conti con uno strumento che permette di risalire alla propria identità anche se, i tanti metodi per navigare in modo anonimo, rischiano di complicare le attività di identificazione.
Il riuscire a risalire in modo preciso alla genesi di un’immagine non è una panacea, non mette al sicuro da manipolazioni delle fotografie, soprattutto se, dal momento in cui è stata pubblicata online, al momento in cui la si vede per la prima volta è passato molto tempo. Ciò non toglie che – pure non essendo un metodo di controllo infallibile – restringe molto il cerchio e aiuta a fugare dubbi, anche se non sempre in modo risolutivo.
Perché occorrono strumenti simili
Le tecnologie che permettono di manipolare o creare da zero immagini proliferano. Con il passare del tempo diventeranno sempre più diffuse e di facile utilizzo, grazie ai dati sempre più precisi e numerosi con cui le Intelligenze artificiali generative vengono addestrate.
Per il momento si sa poco di come funzionerà About this Image, ma è comunque un cambiamento epocale: i Big del tech si stanno accorgendo della necessità di porre un freno alle manipolazioni che possono ledere sia i singoli individui sia intere comunità, rendendo più rischioso creare contenuti fasulli e fornendo alle persone strumenti per individuarli con maggiore accuratezza.
È lecito attendersi, fosse solo per fornire una risposta adeguata all’iniziativa di Google, che
anche altri giganti della tecnologia si muovano in una simile direzione. Così facendo, quando gli strumenti a disposizione degli utenti saranno diversi, sarà ancora più semplice riconoscere i contenuti reali e quelli fake.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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