Oltre 2,5 milioni di italiani scommettono su internet E l’incasso sfiora i 4 miliardi

Chi gioca online (e le possibilità sono innumerevoli) deve fare da sé, non può avvalersi di intermediari con buona pace di chi gestisce i punti di commercializzazione e di chi ha investito sui Totem. Il decreto sul riordino del gioco a distanza non lascia adito a interpretazioni diverse laddove si parla di «gioco svolto esclusivamente mediante modalità a distanza gestite autonomamente, senza l’utilizzo di apparecchiature per l’accesso da remoto al sito autorizzato, ubicate presso i locali commerciali». A distanza dovranno essere ricaricati anche i conti di gioco (internet, telefono, tv interattiva, ecc.). Per la rete dei punti di commercializzazione, radicata sul territorio, è la fine. E così per il sistema dei Totem che dovranno essere rimossi o convertiti. Cambiano gli scenari.
Il decreto, redatto nel pieno rispetto della Legge Comunitaria 2008, è praticamente entrato in vigore nel momento in cui è scaduto lo «stand still» senza che la Commissione Europea depositasse pareri contrari alla bozza. È composto da 5 articoli più un allegato. E prevede la raccolta online di tutta una serie di giochi: scommesse sportive a quota fissa e a totalizzatore; scommesse ippiche a quota fissa e a totalizzatore; scommesse su eventi simulati a quota fissa e a totalizzatore; concorsi a pronostici sportivi e ippici; giochi di ippica nazionale; giochi di abilità, inclusi i giochi di carte in modalità di torneo; giochi di sorte a quota fissa; giochi di carte in modalità diversa dal torneo; scommesse a quota fissa con interazione diretta tra i giocatori; bingo; ulteriori formule di gioco del bingo. Di tutto e di più. La licenza della durata di nove anni, accessibile anche a nuovi operatori, costerà fra i 50mila e i 350mila euro più iva in base alla tipologia di gioco e alla titolarità di concessioni. Ai siti potranno accedere solo gli utenti che si siano registrati sul sistema centrale di Aams, come già aveva stabilito la Comunitaria, per accertarne in particolare l’età e limitare al massimo la presenza della malavita organizzata. Prevista una importante tutela dei soggetti più deboli con l’adozione da parte dei concessionari di strumenti di auto-limitazione della giocata e auto-esclusione dal sito.
Che il gioco online vada a gonfie vele, scaturisce dai dati del 2009 che presentano una raccolta di 3,7 miliardi e un incremento di oltre il 150% rispetto all’anno passato. A fare la consueta parte del leone sono gli skill games con un movimento di 2,3 miliardi. Previsto un ulteriore deciso incremento partendo dal fatto che a dicembre gli italiani hanno investito sui giochi a distanza oltre un miliardo di euro.

Ma quanti sono i giocatori online nel nostro paese? Secondo una ricerca elaborata da «Human Highway» e pubblicata da Agicos, lo scorso anno sono stati 2,5 milioni, di cui il 60% con denaro, in gran parte posizionati su poker, scommesse sportive e lotterie istantanee.

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