Omicidio di Yara: le analisi dei dna aprono nuove piste

Gli inquirenti adesso indagano sul Dna raccolto tra 15mila ragazze della zona. Si cerca una linea genetica "familiare"

Omicidio di Yara: le analisi dei dna aprono nuove piste

Il caso di Yara Gambirasio è fermo da troppo tempo, ma gli inquirenti potrebbero aver trovato una nuova pista su cui indagare. Da qualche giorno infatti l'archivio di prove sotto esame è stato arricchito dal Dna di alcune ragazze, fra i 17 e i 20 anni, della zona di Bonate Sotto, paese vicino a Chignolo d'Isola, dove quasi una nno fa è stato ritrovato il cadavere della ragazza. I circa 15mila campioni prelevati verranno confrontati con le tracce genetiche ritrovate sugli indumenti di Yara. Alle ragazze i carabinieri hanno anche chiesto se conoscessero Yara o qualche membro della famiglia, e se ricordassero dove si trovavano la sera del rapimento.

In queste ultime ora sembra che gli inquirenti abbiamo individuato una traccia "familiare" nei campioni di Dna, e stiano cercando di risalire al nome dell'assassino attraverso il Dna delle ragazze.

Nei laboratori del Ris di Parma infatti è stato individuato un profilo genetico "interessante" a causa del numero di particelle sovrapponibili con il Dna isolato dalle macchie di sangue presenti sulle mutandine e sui leggings della vittima da chi l'ha uccisa il 26 novembre del 2010, o almeno così sono convinti gli inquirenti.

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