Franco Sala
Il signor Fisco entra a scuola. Lo scopo è quello di mettere laccento su un concetto difficile da trascurare: equità fiscale sinonimo di solidarietà. Liniziativa, promossa da Salvatore Labruna, direttore dellAgenzia delle Entrate 1 di Desio, ha lo scopo dichiarato di avvicinare gli studenti ai temi che trattano il delicato e intricato settore delle tasse. Qualche anno fa nella città natale di Pio XI era piombata la clamorosa notizia di un suo imprenditore, indicato dal ministero delle Finanze nella veste di primo evasore dItalia. Forse adesso questo progetto «Entrate... in classe» potrebbe servire ad esorcizzare il ricordo di quellinquietante record. Chissà. «Con questa iniziativa spiega Salvatore Labruna contiamo di diffondere tra i giovani una cultura tributaria e allo stesso tempo, dimostrare tutte le forme deterrenti che dispieghiamo per lattività di contrasto allevasione fiscale». Nelle aule degli istituti di scuola superiore, quindi, il fisco vuole farsi capire, parlare in modo concreto e infondere la cultura di un dovere civico. Un gruppo desperti dellAgenzia fiscale girano tra le scuole della zona con lo scopo di divulgare i compiti dei funzionari alle prese con lo sgradevole compito di mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Un argomento che il nuovo governo ha, purtroppo per tutti, reso di stringente attualità. Il ciclo degli incontri è cominciato allistituto «Jean Monnet» di Mariano Comense. Hanno partecipato oltre 300 studenti e stando alle dichiarazioni del dirigente scolastico ha suscitato parecchia attenzione, interesse ed anche curiosità. I prossimi incontri con il «fisco», sono fissati al «Martino Bassi» di Seregno e al collegio Pio XI di Desio. Entrambi gli istituti, preparano i ragionieri del futuro.
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