La qualità della vista incide innegabilmente sulla qualità della vita e sullo svolgimento delle occupazioni quotidiane a scuola, sul posto di lavoro, alla guida o durante le attività sportive e nel tempo libero.
Federottica e Albo degli ottici optometristi anche quest'anno promuovono una campagna professionale di servizio al pubblico: «Ottobre mese della vista». Fino al 31 ottobre oltre cinquemila ottici optometristi in tutta Italia offrono a chiunque la possibilità di sottoporsi a un controllo gratuito della vista. E il bilancio dell'iniziativa finora - garantiscono i promotori -, è ampiamente soddisfacente: centinaia di migliaia di persone si sono sottoposte alle visite in tutta la Penisola.
Va ricordato tuttavia che un italiano su cinque non si è mai sottoposto a un esame della vista, più del 60 per cento non fa un esame da oltre tre anni, una persona su quattro ha un difetto visivo non corretto. Così, in Italia, il 40% degli alunni presenta un difetto visivo ma non utilizza gli occhiali, il 75% dei lavoratori al video terminale soffre di disagi oculari come affaticamento, visione offuscata e mal di testa, mentre in generale il 25% di coloro che lavorano al pc presentano anche problemi muscolo-scheletrici.
Anche altre cifre allarmanti documentano le criticità sul versante della vista. In Italia, il 95 per cento dei bambini assume atteggiamenti scorretti nella lettura, nella scrittura, davanti a televisione e computer. Tre su quattro che usano il pc soffrono di disagi visivi. In Italia solo il 25% dei bambini porta gli occhiali quando dovrebbero essere più del doppio, visto che circa il 66% ha bisogno di un sostegno compensativo dal punto di vista refrattivo. Le conseguenze sono immediate: più della metà dei bambini della scuola primaria sono inefficienti dal punto di vista del sistema oculomotore con ricadute indirette ma evidenti sul rendimento scolastico. Questi i dati di una recente ricerca condotta dall'Albo degli Optometristi e da Federottica con l'Università del Salento su un campione di circa mille bambini delle scuole elementari.
Il difetto visivo non corretto naturalmente si riflette anche sulla visione e sulla qualità della vita dell'anziano. Secondo alcuni studi epidemiologici americani, l'80% della compromissione visiva degli anziani. Da esperimenti diretti è stato infatti dimostrato che sui 12 milioni di persone oltre i 65 anni di età in Italia la percentuale di cadute potrebbe diminuire del 15% grazie a interventi preventivi.
Prevenzione e sicurezza diventano fondamentali per l'attività dell'ottico optometrista nella riduzione non solo del difetto visivo ma di una serie di conseguenze di una cattiva visione come posture scorrette e scarso apprendimento nei bambini, riduzione di incidenti stradali e problemi legati a postura e affaticamento negli adulti, cadute, scarsa deambulazione e disequilibrio negli anziani.
«L'appuntamento del mese della vista - dichiara il presidente di Federottica, Giulio Velati - rafforza nel pubblico la consapevolezza del ruolo di "professionista di prima linea" svolto dall'ottico optometrista. La prevenzione dei difetti visivi è un aspetto cruciale per la qualità della vita.
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