Padova, domenica tutti a piedi Tranne chi va a vedere Benigni

La deroga ai divieti: il biglietto per lo spettacolo vale come lasciapassare

da Padova

L’obiettivo di ritrovarsi per una selva oscura potrebbe anche starci, considerando che la domenica ecologica prevista per i centri storici di tutta la pianura padana aspira a ripulire i polmoni dallo smog ingerito quotidianamente da veneti e lumbard. Quello che Padova non poteva però permettersi, pur aderendo al blocco padano, era di smarrire la diritta via per arrivare al palasport, dove domenica 25 febbraio Roberto Benigni intratterrà il pubblico col suo Tutto Dante. Niente paura, la domenica ecologica prevede un’oasi di inquinamento per i privilegiati possessori del tagliando d’ingresso (50 euro platea numerata, 35 euro tribuna numerata, 25 euro posto unico), che fungerà anche da lasciapassare per la zona chiusa al traffico della città del Santo: dalle 17 alle 18, mentre tutti i comuni mortali dovranno lasciare l’auto in garage, pena multe salatissime, i fan del giullare toscano potranno dare gas al proprio Suv e correre al palasport.
Merito dell’ordinanza n. 49873, ovvero l’integrazione delle ordinanze che disciplinano la circolazione dei veicoli durante le domeniche ecologiche. Come tutti i padani sanno domenica i centri saranno off limits ai veicoli a motore. «Considerato - si legge però nell’ordinanza del Comune di Padova, settore mobilità e traffico - che dalle 18 si svolgerà al palasport San Lazzaro la manifestazione Roberto Benigni-Tutto Dante, per la quale si ritiene di non penalizzare l’affluenza del pubblico, che, pur potendo arrivare in autobus, poi al ritorno, in considerazione dell’orario serale/notturno, non troverebbe analogo servizio di trasporto, si ritiene di consentire la deroga per la circolazione dei veicoli con conducente munito di biglietto d’ingresso alla manifestazione succitata, dalle ore 17 alle ore 18».
È innegabile che l’attenzione riservata all’epigono del maestro stabilisca delle priorità piuttosto nette nell’agenda programmatica della giunta di centrosinistra, capitanata dal sindaco Flavio Zanonato, dove l’ambiente può cedere il passo all’alta cultura, così ben divulgata e rappresentata da Roberto Benigni. Per i poveri disgraziati che si ostinano ad andare a vedere le partite del Padova calcio, passando dunque al capitolo sport, non è stata fatta alcuna eccezione («per loro ci sono gli autobus anche al ritorno»).


Si potrebbe aprire un dibattito per stabilire se le dotte dissertazioni di un attore comico, casualmente di sinistra, abbiano i crismi per finire nel capitolo alta cultura, come di sicuro ce l’ha la mostra su De Chirico in programmazione a palazzo Zabarella (i non padovani che vogliono visitarla possono entrare in città in auto), o se una manifestazione sportiva non meriti analoga precedenza nei confronti delle stringenti preoccupazioni ambientali, ma non risulta che l’assessore all’Ambiente, Francesco Bicciato, abbia sollevato obiezioni. Tutto Dante val bene un tubo di scappamento in più.

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