Pakal, il re maya che finalmente è nel (ciber)spazio

La famosa tomba maya, che ha fatto favoleggiare di visitatori alieni sulla terra, è ora visitabile on line

Pakal, il re maya che finalmente è nel (ciber)spazio

Nello spazio, finalmente, c'è andato davvero. Di chi parliamo? di Umberto Guidoni? Di qualche altro astronauta pronto ad andare sulla stazione spaziale internazionale?

No di re Pakal sovrano maya della città di Palenque che visse e regnò approssimativamente fra il 603 3 e il 683 dopo Cristo. Il suo sarcofago infatti è quello che ha scatenato la fantasia degli ufologi per il suo bizzarro bassorilievo. Secondo i maniaci degli ufo rappresenta un visitatore cosmico alla guida della sua astronave. Secondo tutti gli altri, e con qualche ragione, semplicemente mostra la discesa del principe nel mondo ultraterreno dei maya.
Bene con gioia sia dei fanatici dei dischi volanti che dei fan dell'archeologia da pochi giorni il sarcofago naviga nel ciberspazio. E senza interventi di civiltà extra mondo. Semplicemente il sito del Instituto National de Antropologia e Historia messicano ha messo on line un tour virtuale delle stanze del sarcofago che dal 2003 non sono più visitabili(l'anidride carbonica emessa dai visitatori danneggiava i dipinti).

Così se andate all'indirizzo internet http://www.inah.gob.mx/ potete visitare con tutta calma il

monumento e far visita a Pakal che ora davvero naviga velocissimo negli spazi digitali. Ma già è chiaro che qualche fan del complotto ufologico vedrà nell'impossibilità di visitare i veri locali una qualche trama aliena.

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