Luci cinesi per addobbare gli alberi di Natale: maxi sequestro delle fiamme gialle

Uno dei più imponenti sequestri di luci natalizie contraffatte e non sicure. L'operazione della guardia di finanza di Caltanissetta in un magazzino gestito da cinesi

Luci cinesi per addobbare gli alberi di Natale: maxi sequestro delle fiamme gialle

La guardia di finanza di Caltanissetta ha effettuato il più grande sequestro negli ultimi anni, nella provincia nissena, di luci per decorazioni natalizie non sicure. Le fiamme gialle, con l'operazione di oggi, hanno tolto dal mercato oltre un milione e mezzo di prodotti illegali e pericolosi per un valore, all'ingrosso, di almeno 2 milioni di euro. Ad eseguire l'intervento i militari del gruppo della guardia di finanza di Gela, in provincia di Caltanissetta. Gli articoli erano già esposti e pronti per essere venduti in due esercizi commerciali gestiti da cinesi, risultati essere anche distributori, per l’intera regione siciliana, di giocattoli, articoli di abbigliamento e prodotti elettronici.

I due commercianti, uno dei quali con precedenti specifici per analoghi fatti, non sono stati in grado di esibire alcuna documentazione amministrativa che giustificasse la legittima provenienza della merce e sono stati segnalati alla competente camera di commercio per le sanzioni amministrative. Tra i prodotti elettronici sequestrati figurano prevalentemente luci per decorare gli alberi di Natale, in particolare faretti con luci led e luminarie dai diversi colori e raffiguranti immagini natalizie di diverso tipo. Questi prodotti, sebbene dotati di marcatura "Ce", sono risultati sprovvisti delle informazioni previste dal codice del consumo. Gli articoli sequestrati, infatti, erano mancanti delle indicazioni obbligatorie sui materiali utilizzati per la fabbricazione nonchè delle avvertenze in grado di informare i consumatori circa le corrette modalità di utilizzo o su eventuali rischi connessi ad un uso improprio. Sequestrate anche alcune stufe alogene e numerosi giocattoli, sempre privi dei requisiti di sicurezza. L’intervento, commentano le fiamme gialle, "conferma l’impegno nel contrasto alla filiera dell’economia illegale, scongiurando nel contempo il verificarsi di situazioni di potenziale pericolo dovute, soprattutto, all’utilizzo di prodotti elettrici non a norma, principale causa di incendi domestici e di danneggiamenti".

Qualche giorno fa, la guardia di finanza di Palermo ha fermato e sequestrato un carico di pellet tunisino, sprovvisti di indicazione circa la provenienza estera del prodotto. Ad eccezione del marchio e della società distributrice del prodotto, i sacchetti destinati alla commercializzazione non riportavano il benché minimo riferimento a indicazioni precise ed evidenti circa l’origine e la provenienza estera della merce. E non avevano nemmeno altra indicazione idonea ad evitare qualsiasi fraintendimento del consumatore sull’effettiva origine del prodotto. I militari hanno constatato che la dichiarazione doganale di importazione era priva di attestazione, resa da parte del titolare o licenziatario del marchio, che riportasse l’impegno a fornire le informazioni, a sua cura, in fase di commercializzazione del prodotto sulla effettiva origine estera dello stesso. Il controllo ha portato al sequestro amministrativo di 3.

920 confezioni di pellet da 15 chili ognuno, pari 58.800 chili complessivi. Oltre alla contestazione della violazione amministrativa, per "fallace indicazione di origine", punita con sanzione da 10.000 a 250.000 euro, a carico della società importatrice.

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