È di origine bengalese l'uomo che avrebbe stuprato una turista americana nella serata di venerdì scorso a Palermo. Indagine lampo quella condotta dalla polizia di Stato: gli agenti della Squadra mobile, coordinati dalla procura della Repubblica, hanno dunque identificato il presunto autore che avrebbe abusato della 29enne, conosciuta proprio quella sera occasionalmente lungo le strade del centro cittadino. La ragazza il giorno dopo si è recata in una struttura ospedaliera e successivamente ha raccontato ai poliziotti quanto subito: avrebbe subito una vera e propria violenza sessuale mentre era intenta a scattare alcune foto nei pressi della Cattedrale.
Improvvisamente il 30enne - che risulterebbe essere regolare sul territorio - si sarebbe avvicinato a lei e, dopo aver avviato una conversazione dai toni amichevoli, i due si sarebbero recati all'interno di Villa Bonanno (a pochi metri dalla Questura) dove sarebbero avvenuti i fatti denunciati. Lo straniero l'avrebbe perciò convinta a fare una passeggiata con lui: dopo essere arrivati tra i vialetti del giardino pubblico, il ragazzo avrebbe cambiato atteggiamento cercando con insistenza di aver un contatto fisico. La donna, comprensibilmente terrorizzata per ciò che ha subito, non sarebbe riuscita né a reagire né a urlare per tentare di chiedere soccorso o per per cercare di attirare l'attenzione di qualcuno e liberarsi dalla presa del bengalese.
Le indagini
Per gli accertamenti della polizia sono risultate fondamentali le immagini catturate dai sistemi di videosorveglianza della zona (prese in considerazione) e l'analisi dei particolari riferiti dalla turista statunitense: il tutto ha consentito di identificare il 30enne, denunciato poi all'autorità giudiziaria. Intanto proseguono le indagini per tentare di ricostruire e circostanziare l'esatta dinamica della vicenda. Sarà importante raccogliere anche eventuali testimonianze da parte dei passanti. Stando a quanto appreso e riportato da PalermoToday, i medici del Policlinico avrebbero riscontrato sul corpo della giovane segni compatibili a una prima analisi con un tentativo di violenza sessuale.
Nel frattempo è arrivata la svolta nelle indagini sull'omicidio di Paolo La Rosa, il 20enne ucciso a coltellate ieri notte davanti a una discoteca di Terrasini nel Palermitano: i carabinieri della Compagnia di Carini, sotto il coordinamento della Procura, hanno fermato Alberto Pietro Mulè.
Il 20enne, per cui è scattato il fermo, è stato rintracciato e bloccato nelle campagne di Camporeale. Nella giornata di domani è prevista una conferenza stampa presso il Comando provinciale dei carabinieri di Palermo alle 10.30 per rendere noti i dettagli dell'indagine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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