Due misure cautelari sono state eseguite dalla polizia nei confronti di due giovani tunisini per rapine e tentativo di violenza sessuale commesse a Comiso e Vittoria, nel Ragusano. A ricostruire gli episodi, gli agenti della squadra mobile di Ragusa. I poliziotti hanno fatto luce sui due gravi episodi criminali incrociando le tracce elettroniche e le immagini degli impianti di videosorveglianza. Decisiva anche la collaborazione delle due vittime.
Due fratelli tunisini di 23 e 19 anni sono stati arrestati dalla polizia. I due sono accusati di essere gli autori di una rapina avvenuta a Comiso, di una tentata rapina e di una tentata violenza sessuale a Vittoria. Qualche mese fa - spiegano gli investigatori della polizia di stato - i due avrebbero sfondato a calci la porta di un’abitazione puntando la pistola alla testa di una donna chiedendole di consegnare il denaro. Dopo aver perso i soldi uno dei due fratelli ha colpito con pugni al volto la vittima per costringerla a un rapporto sessuale. La donna però è riuscita a ribellarsi e a chiedere aiuto. I due spaventati dalle urla, sono poi fuggiti via. Per la polizia i due fratelli, sono anche gli autori di una tentata rapina sempre a Vittoria. La vittima un giovane a cui volevano rubare il cellulare, preso a calci e pugni.
Gli investigatori sono riusciti a risalire all'identità dei due tunisini, grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nelle zone dove sono avvenuti i fatti. La procura ha chiesto e ottenuto dal Gip, l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, considerati anche i precedenti penali dei tunisini.
Due giorni fa, è stato arrestato invece dagli agenti del commissariato di Vittoria e della Squadra mobile di Ragusa, un tunisino coinvolto in una sparatoria nella periferia della città. In serata un uomo era stato condotto in commissariato per accertamenti. La polizia ha effettuaro anche alcune perquisizioni. I bossoli rinvenuti nella zona della presunta sparatoria sono almeno di due diversi calibri. Indagini ancora in corso per individuare altre persone coinvolte. Il 26enne è stato arrestato per detenzione illegale di armi da sparo e porto in luogo pubblico. I fatti risalgono al pomeriggio del 21 novembre scorso, quando intorno alle 15, gli agenti del commissariato di Vittoria e di Comiso sono intervenuti in zona San Giovanni per la segnalazione di numerosi colpi d'arma da fuoco. Al loro arrivo, tutti ormai si erano dileguati. Sul posto anche gli investigatori della Squadra mobile e la Scientifica, che hanno trovato bossoli e proiettili vicino ad alcune auto parcheggiate.
Le indagini, coordinate dalla procura di Ragusa, hanno permesso di individuare il tunisino, ritenuto uno dei responsabili della sparatoria e condotto nel carcere di Ragusa. Nel corso della notte è stato trovato un fucile utilizzato dallo straniero nel corso della sparatoria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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