Ennesimo caso di violenza e maltrattamenti in famiglia. A Trapani è stato arrestato un uomo di 60 anni per maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti della moglie e della figlioletta di nove anni. La vittima ha richiesto aiuto alla Polizia dopo l'ennesima aggressione e le reiterate minacce di morte. La donna, impaurita, ha riferito agli agenti intervenuti che, al culmine di una lite, il marito le si è scagliato contro, e, nel tentativo di impedirle di fuggire via da casa, ha violentemente chiuso la porta d'ingresso dell'abitazione schiacciando la mano della bambina sullo stipite. La denuncia presentata dalla vittima ha consentito agli investigatori di tratteggiare un quadro di violenze domestiche perpetuate nel tempo, commesse all'interno delle mura domestiche.
La donna, nel suo racconto agli investigatori, ha riferito agli agenti anni di violenze e soprusi taciuti per amore di tenere unita la propria famiglia. L'ultima violenza fisica era stata al culmine dell'ennesima lite furibonda. La denuncia sporta dalla vittima ha consentito, spiega la polizia, di tratteggiare un quadro di violenze domestiche perpetuate nel tempo, commesse all'interno delle mura domestiche, che avevano causato una vera e propria condizione di assoggettamento all'uomo, tanto della moglie quanto della figlia. L'arresto è arrivato per effetto del nuovo Decreto sicurezza e del Codice rosso. L'uomo così è stato condotto in carcere.
Sulla vicenda che ha portato l'uomo in carcere è intervenuta anche la vice ministra dell'Economia e delle Finanze, Laura Castelli. "La violenza su donne e bambini è qualcosa di semplicemente schifoso - afferma -. Oggi l'uomo è stato arrestato grazie alle norme introdotte dal Decreto Sicurezza e Codice Rosso. Sono contenta di appartenere ad un Governo che ha introdotto queste norme. Norme che funzionano realmente. Lo Stato è dalla parte delle vittime, non dei carnefici. Noi donne - conclude - dobbiamo avere il coraggio di denunciare, sempre, perché non siamo più sole".
Il 2020 si apre com'era finito il 2019 e la maggior parte delle violenze restano ancora all'interno delle mura domestice. La Sicilia è la seconda regione d'Italia, dopo la Campania, per numero di chiamate agli sportelli d'ascolto. Sono poco più di 11mila nel periodo 2013-2019. Si chiama al numero verde 1522 per chiedere aiuto in casi di violenza (45.241 in tutta Italia) e per avere informazioni sui centri antiviolenza (37.186).
Complessivamente le chiamate rappresentano oltre il 26% dei casi. Al numero verde 1522 si rivolgono anche le persone che richiedono supporto dopo aver subito stalking (6.039 chiamate pari al 5,6% del totale) e le persone che segnalano i casi di violenza (8,4%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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