Paolo Giovanelli
da Milano
La politica scende in campo nel risiko europeo dellenergia: la possibile scalata dellEnel alla francese Suez è stata ieri al centro di colloqui che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha avuto con il presidente della Repubblica francese Jacques Chirac e con il primo ministro Dominique De Villepin. E mentre Parigi fa muro in difesa della francesità delle sue imprese («Il governo è estremamente preoccupato in quanto totalmente opposto a questa operazione» ha detto una fonte locale), Berlusconi chiede «reciprocità» per le società italiane che vogliono sbarcare in Francia dopo che Edf è entrata in Edison e Bnp Paribas ha avuto il sostanziale via libera per lOpa su Bnl. E anche il presidente della commissione Attività produttive, Bruno Tabacci, chiede «reciprocità». Una richiesta che, una volta tanto, vede governo e opposizione uniti: «Pretendiamo la stessa apertura dagli altri Paesi» ha detto Romano Prodi. E in campo scende anche il presidente di Confindustria, Luca di Montezemolo, che afferma: «È un fatto positivo a dimostrazione che linterscambio domestico dentro lUe deve proseguire. Faccio i miei complimenti». Ma intanto anche il governo di Madrid continua a schierarsi per la creazione di un «campione» iberico dellenergia e contro lOpa della tedesca E.On, per la quale si era mossa il cancelliere Merkel.
Il presidente di Suez, Gerard Mestrallet, dichiara di non essere stata contattata «in nessun modo» dallEnel e che lofferta è «totalmente ostile», ma una fonte vicina al gruppo ammette che «la vera gaffe di Enel è stata non aver contattato prima Suez in modo amichevole, perché una fusione aveva realmente senso».
Daltro canto anche la banca daffari Morgan Stanley afferma che lofferta di Enel su Suez-Electrabel avrebbe «senso strategico» e potrebbe soddisfare «le ambizioni di espansione nel mercato europeo» della società italiana. Morgan Stanley ha anche alzato il target price a 8,7 euro dal precedente 8,3 euro, con una valutazione invariata a overweight. Lorientamento di Suez nella produzione elettrica con luso del gas - afferma Morgan Stanley - consoliderebbe il nuovo gruppo, mentre il business dellacqua e dei rifiuti potrebbe essere ceduto.
Intanto in Spagna Gas Natural cerca alleati iberici: secondo il quotidiano Cinco Dias la società sta studiando le offerte ricevute da alcune imprese spagnole che la potrebbero affiancare per rilanciare lofferta su Endesa, mentre avrebbe respinto lofferta di sostegno di Enel. E ieri il terzo grande costruttore spagnolo, la Fcc, ha annunciato di essere disponibile a dare una mano per la costruzione del «campione nazionale» dellenergia.
Le Borse europee puniscono Rwe (-2,7%) per un bilancio inferiore alle attese, mentre Edf guadagna l1,5%, ed Enel è rimasta praticamente invariata.
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