Fedez, la popolarità e la "sindrome dell'assediato"

Per il suo bene, Fedez dovrebbe imparare ad agire meno d'impulso e a non vedere complotti: nessuno è ossessionato da lui ma se vivesse meno sopra le righe magari non riceverebbe quelle attenzioni indesiderate

Fedez, la popolarità e la "sindrome dell'assediato"
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Fedez ha un problema. Cioè, nell'ultimo periodo ne ha tanti, più del solito, ma uno se lo trascina ormai da tempo, ossia credere di essere il centro dell'universo e l'interesse unico dei giornalisti. Ebbene, non è così. Negli ultimi giorni, autorevoli e notevoli testate giornalistiche del nostro Paese l'hanno coinvolto nel caso del pestaggio di Cristiano Iovino, collocandolo sulla scena in cui è avvenuta l'aggressione. Chi è Iovino, potrebbero chiedersi molti lettori. E non senza torto visto che, da "signor nessuno", qualche tempo fa è salito alla ribalta delle cronache rosa per un presunto flirt con Ilary Blasi, che si colloca nel più ampio contesto della separazione da Francesco Totti.

Ed è per questa ragione che, alcune settimane fa, è rimbalzata su tutti i principali organi di informazione online la notizia di un pestaggio. Il personal trainer (perché fa questo di lavoro), è stato aggredito all'esterno della sua abitazione da un gruppo di uomini incappucciati, ma a volto scoperto, che scesi da un van lo hanno accerchiato e riempito di botte. Un'azione flash, riferiscono i testimoni, durata meno di un minuto e ripresa dalle telecamere della zona. Quasi una scena da film, se vogliamo sdrammatizzare. Cosa c'entra Fedez con Iovino? Nel weekend, diverse testate hanno riportato che gli stessi testimoni avrebbero riferito alle forze dell'ordine che in quel gruppetto sceso dal van c'era anche lui. Ma del caso Iovino si parla ben prima che trapelasse questa indiscrezione che, visto che il rapper è un personaggio pubblico, è una notizia.

Magari, se invece di fare il cantante, di andare in tv a fare il giudice dei programmi musicali, di intraprendere la carriera dell'influencer mettendo h24 la sua vita sui social, avesse fatto un qualunque altro lavoro, nessuno gli avrebbe dedicato attenzioni. Ma nel rovescio di quella medaglia brillante e lucente che è la popolarità c'è anche questo, se ne inizi a fare una ragione. "Se non ci fosse il mio nome in mezzo non ci sarebbe la notizia", dice il rapper con evidente trasporto dal Salone del Libro, probabilmente ignorando che un pestaggio come quello subito da Iovino, a prescindere dalla sua presenza, è una notizia che, infatti, è circolata prima di conoscere i dettagli.

Poi Fedez dice di non esserci stato in quel momento e, fino a prova contraria, gli si deve credere. E poi lui ne è certo: "Dalla telecamera non si vede niente". Quindi evidentemente ha avuto modo di visionare le immagini della sorveglianza, a differenza di chiunque altro. E questo, probabilmente, perché, come riferisce questa mattina il Corriere della sera, è stato deferito all'autorità giudiziaria da parte dei Carabinieri. Sarebbe stato riconosciuto proprio dalle telecamere di sorveglianza, anche se il rapper dice che non si vede niente. Il quotidiano di via Solferino riferisce che sarebbe stato lui il primo ad avvicinarsi a Iovino.

E tralasciando tutto il resto, e il suo intervento scomposto al Salone del Libro, che dimostra evidentemente come abbia ancora tanto da imparare sul buon senso e sulla comunicazione, quel che lo farebbe vivere senz'altro meglio è sapere che se non si trovasse coinvolto in risse nei locali e se non mettesse la sua vita a disposizione del pubblico, forse il pubblico smetterebbe di

riservargli attenzioni, positive e negative. Perché è facile volere solo le prime e poi quando, inevitabilmente, si hanno anche le seconde, fare gli show. La "sindrome dell'assediato" non è salutare, soprattutto per se stesso.

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