"Se prendi 1.500 euro al mese...". Elettra Lamborghini fa infuriare il web

La dichiarazione più pungente della settimana vede protagonista Elettra Lamborghini e la "sparata" sui 1.500 euro al mese

"Se prendi 1.500 euro al mese...". Elettra Lamborghini fa infuriare il web
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A parlar di soldi si fa sempre un gran casino. Elisa Esposito (la prof di corsivo) si era presa la sua bella dose di vaffa due settimane fa per avere detto: "Se guadagni 1300 euro al mese è colpa tua". Oggi, sette giorni dopo, Elettra Lamborghini ha detto la sua sull'ostico argomento, alzando la posta di qualche centinaio di euro: "Non invidio chi vive con 1500 euro al mese". E la polemica (ovvio) è divampata più veloce della luce.

Complice l'intervista rilasciata a Vanity Fair per l'imminente uscita del suo nuovo album, l'ereditiera ha parlato - anche - del suo rapporto con i soldi e, vista l'infanzia vissuta in una famiglia miliardaria, l'opinione non poteva che essere una: "Da piccola i miei genitori mi portavano a passare del tempo in una fattoria e io pensavo di voler vivere così, facendo le ricotte in casa, mi sentivo una campagnola. Da un lato dico che vivrei nel nulla con 1.500 euro al mese ma poi no, non invidio chi ci riesce".

Della serie c'è chi non gliene frega niente di diventare milionario e poi c'è Elettra Lamborghini che "per come sono fatta non accetterei quello stile di vita". Del resto, lei ha provato a smarcarsi dal cognome ingombrante (come il conto in banca), costruendosi una carriera e un futuro nel mondo della musica (riuscendoci): "Mi sono fatta un nome dopo sacrifici e va bene così anche se ogni tanto mi dico: 'Ma che mi frega?'". Frega invece a chi 1500 euro al mese li guadagna e riesce pure a viverci, che sui social non c'è andato tanto per il sottile con la Twerking Queen (giusto un tweet sul sentiment popolare "Ma va... E si parla di fuga di cervelli??!!").

Punzecchiata dal giornalista di Vanity Fair sull'insegnamento che darebbe ai suoi figli in tema di soldi, spiccioli e conti in banca, Elettra ha però cercato di raddrizzare il tiro: "Direi loro che i soldi non hanno valore, anzi mi sento quasi in colpa a guadagnare più di un dottore che salva le vite"". I medici non direbbero lo stesso del contrario.

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