
Le borse festeggiano la retromarcia di Donald Trump sui dazi con forti rialzi. Ma intanto tra Stati Uniti e Cina continua il braccio di ferro a distanza. L'Ue temporeggia e mette in pausa le contro-tariffe.
19:19 - Trump: "Ci sarà un costo per la transizione ma andrà tutto bene"
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ammesso il rischio concreto di "problemi di transizione" legati alle sue politiche sui dazi, mentre Wall Street registra un nuovo calo in scia all'inasprimento della guerra commerciale con la Cina. "Ci sarà un costo di transizione, e problemi di transizione, ma alla fine sarà una cosa bellissima", ha dichiarato Trump, che punta a riorganizzare l'economia globale spingendo i produttori a stabilirsi negli Stati Uniti.
18:30 - Wall Street crolla, Dj -5,37%, Nasdaq -7,14%
Wall Street sempre più giù. Il Dow Jones perde il 5,37% a 38.438,20 punti, il Nasdaq arretra del 7,14% a 15.912,67 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 6,10% a 5.124,04 punti.
18:00 - Milano chiude brillante (+4,73%), sprint Unicredit e Tim
Ha chiuso in forte rialzo Piazza Affari all'indomani del congelamento per 90 giorno dei dazi Usa annunciato dal presidente Donald Trump. L'indice Ftse Mib ha guadagnato il 4,73% a 34.277 punti, tra scambi fiume per 5,68 miliardi di euro di controvalore. Poca cosa comunque rispetto agli oltre 9,1 miliardi dello scorso 4 aprile e ai 9 miliardi della seduta successiva. Positivo l'intero paniere dei grandi titoli, in rialzo a 124,4 punti lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in calo di 6 punti a quasi 3,82% e quello tedesco di 1,3 punti al 2,57%. Brillante Unicredit (+8,36%), regina del paniere, insieme al resto del comparto bancario sia in Italia sia in Europa. Sul trono anche Tim (+8,31%), che secondo gli analisti di Exane Bnp Paribas è destinata a fare meglio del listino (outperform). Seguono Banco Bpm (+7,58%), Fineco (+7,48%), Nexi (+7,4%), su ipotesi di un rialzo del dividendo, Popolare Sondrio (+5,84%), Intesa (+5,77%), Bper (+5,75%) ed Mps (+4,77%). In campo industriale si è distinta Prysmian (+7,5%), premiata dagli analisti di Banca Akros che ne hanno raccomandato l'acquisto elevando il prezzo obiettivo del 44% a 65 euro. In luce anche Interpump (+7,18%), Saipem (+4,9%). Sono salite meno dell'indice Ferrari (+4,23%), Leonardo (+3,9%), Amplifon (+3,86%), Mediobanca (+3,84%), Iveco (3,11%), Eni (+2,88%), Snam (+2,84%), Enel (+2,65%) e Stellantis (+2,59%). In quello che può essere definito come il giorno del riscatto, chi ha fatto peggio ha guadagnato l'1,32% come Italgas e lo 0,9% come Diasorin.
17:40 - Lo stop a dazi innesca il maxi rimbalzo Ue
Lo stop di 90 giorni ai dazi americani annunciato nella tarda serata di ieri dal presidente Donald Trump ha messo le ali ai listini azionari europei. Gli investitori hanno tirato un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, almeno momentaneo, sul fronte della guerra commerciale e sono tornati a prendere posizione sull'azionario, consentendo ai listini continentali di seguire il rally messo a segno alla vigilia da Wall Street. Proprio da Wall Street, tuttavia, arrivano segnali che consigliano cautela: il rimbalzo degli indici Usa è infatti durato soltanto un giorno, con i listini che sono tornati a scendere scontando la generale incertezza sulla politica Usa e il persistere delle tensioni con la Cina. Borse europee brillanti in chiusura di seduta. Parigi ha guadagnato il 3,83% a 7.126 punti, Francoforte il 4,53% a 20.562 punti, Madrid il 4,02% a 12.299 punti e Londra il 3,04% a 7.913 punti.
17:19 - Borsa: indici Europa e Usa contrastati nel finale, Milano +6%
Borse contrastate tra Usa ed Europa nel finale, con il vecchio continente brillante e l'America frenata dalle prese di beneficio, invertendo i ruoli rispetto alla vigilia. Nella seduta precedente infatti era l'Europa a scendere dopo la risposta della Cina ai dazi Usa, mentre New York ha tratto vantaggio dalla mossa a sorpresa di Trump, che ha congelato i dazi per 90 giorni. Oggi invece corre l'Europa da Milano (+5,45%) a Francoforte (+5,35%), da Madrid (+4,87%) a Parigi (+4,65%) e Londra (+3,75%), mentre frena New York (Dow Jones -2,38%), Nasdaq -3,79%). Secondo gli analisti di Morgan Stanley il congelamento dei dazi Usa "aiuta ma non riduce l'incertezza", anzi, la prolunga. Non è bastato a contenere le vendite il rallentamento oltre le stime dell'inflazione Usa (+2,4% a marzo), forse per l'ultima volta secondo diversi operatori. Prosegue la marcia indietro del dollaro, che scende a 0,89 euro e 0,77 sterline, mentre si rafforza l'oro (+0,95% a 3.150 dollari l'oncia), poco sotta al massimo toccato lo scorso 3 aprile. Risale a 121,6 punti lo spread tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento annuo italiano che cede 8,1 punti sotto il 3,8%, mentre quello tedesco ne perde 0,6 al 2,58%. In volata i produttori di semiconduttori Infineon (+9,49%), Asm (+8,37%), Be (+6,93%) ed Stm (+4,16%) che dimezza il rialzo. Il gruppo italo-francese ha annunciato 2.800 esuberi per il prossimo triennio nel mondo. In forte allungo i bancari Unicredit (+9,31%), Barclays (+8,44%), Bbva (+7,15%), Banco Bpm (+6,96%), Bper (+6,19%), Intesa (+6,15%), SocGen (+6,1%) ed Mps (+5,6%). Più cauta Commerzbank (+2,9%). Svetta Ferrari (+4,7%), mentre Stellantis (+3,13%) riduce la corsa. Sprint dei titoli del lusso da Pandora (+8%) a Burberry (+6,57%), da Cucinelli (+6,39%) a Moncler (+4,5%) e Ferragamo (+3,5%).
16:00 - Wall Street apre in calo
Dopo i rialzi di ieri la Borsa di Wall Street apre in forte calo. Il Dow Jones cede l'1,97%. Il Nasdaq perde il 2,80%.
15:50 - Borsa: l'Europa lima il rialzo con Wall Street, Milano +6%
Limano il rialzo le principali borse europee dopo l'avvio debole dei listini Usa, brillanti nella vigilia a seguito dello stop ai dazi per 90 giorni annunciato dal presidente Donald Trump. Milano è la migliore (Ftse Mib +6,1%) davanti a Francoforte (+4,95%), Madrid (+4,77%), Parigi (+4,61%) e Londra (+3,9%). In calo Il Dow Jones (-1,64%) e il Nasdaq (-2,96%) per una correzione tecnica legata alle prese di beneficio rispetto al rally della vigilia. Secondo gli analisti di Morgan Stanley, poi, il congelamento dei dazi Usa non fa altro che "prolungare" l'attuale fase di incertezza. Rallenta anche l'inflazione Usa (+2,4% a marzo), salita meno delle stime, ma potrebbe essere l'ultima volta che succede secondo le sale operative. Si indebolisce il dollaro a 0,9 euro e 0,77 sterline, mentre sale l'oro (+0,2% a 3,126,5 dollari al barile) e scende a 119,7 punti lo spread tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento annuo italiano cede 4,6 punti al 3,83% e quello tedesco ne guadagna 5,2 al 2,63%. Gli acquisti si concentrano sui produttori di semiconduttori Infineon (+10,2%), Be (+8,8%) ed Stm (+8,5%), che ha annunciato 2.800 esuberi per il prossimo triennio nel mondo. Corrono anche i bancari Barclays (+10,64%), Unicredit (+9,12%), SocGen (+8,2%), Bnp (+7,95%), Banco Bpm (+7,33%), Bper (+6,8%), Intesa (+6,7%) ed Mps (+5,6%). In campo automobilistico in evidenza Stellantis (+5,75%), Ferrari (+4,86%) e Bmw(+3,53%). Sprint del lusso con Puma (+9%), Pandora (+8,24%), Adidas (+7,56%), Burberry (+7%), Cucinelli (+5,42%), Moncler (+3,84%) e Ferragamo (+2,94%).
12:43 - Von der Leyen: "Sospendiamo risposta a dazi Usa per 90 giorni"
"Abbiamo preso atto dell'annuncio del Presidente Trump. Vogliamo dare una possibilità ai negoziati. Pur finalizzando l'adozione delle contromisure dell'Ue, che hanno ricevuto un ampio sostegno da parte dei nostri Stati membri, le sospenderemo per 90 giorni. Se i negoziati non saranno soddisfacenti, le nostre contromisure entreranno in vigore. Il lavoro preparatorio su ulteriori contromisure continua. Come ho già detto in precedenza, tutte le opzioni restano sul tavolo". È quanto afferma la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen in un comunicato.
9:30 - Cina, "Non temiamo provocazioni, non cederemo"
"Siamo cinesi. Non abbiamo paura delle provocazioni. Non cederemo". Così in un post su X la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning, che pubblica un video datato febbraio 1953 con un estratto di un discorso Mao Zedong che, all'epoca della guerra di Corea, diceva che "non importa quanto durerà questa guerra ma non ci arrenderemo mai". E aggiungeva: "Combatteremo fino al trionfo completo". Le dichiarazioni sono la risposta ai dazi dell'amministrazione Trump entrati in vigore dalla mezzanotte (ora cinese) di oggi le tariffe dell'84% imposte dalla Cina sulle importazioni dagli Stati Uniti, poi portati dagli Stati Uniti al 125%.
9:20 - Borse europee aprono euforiche
Le Borse europee sono euforiche. Lo Stoxx 600 con un rialzo del 5,7% segna il suo rialzo massimo dal 2020. Londra sale del 5,8%, Parigi del 6,6%, Francoforte del 7,8 per cento.
9:08 - Piazza Affari vola in apertura
Vola Piazza Affari in avvio di seduta in scia alla pausa di 90 giorni sui dazi decisa dal presidente americano Donald Trump. L'indice Ftse Mib sale del 6,2% a 34.754 punti mentre ancora non tutti i titoli del listino principale sono riusciti ad entrare in contrattazione per effetto delle pressioni al rimbalzo
8.00 - Borsa: Taiwan chiude a +9,3%, vola con lo stop ai dazi Usa
La Borsa di Taiwan rimbalza e vola con il congelamento di 90 giorni deciso ieri dal presidente americano Donald Trump sui dazi reciproci verso decine di Paesi, ad eccezione della Cina che ha avuto anche un inasprimento dell'aliquota dal 104% al 125%: l'indice Taiex segna un balzo del 9,3%, a 19.000,03 punti, spinto dai guadagni di circa il 10% dei colossi tecnologici dell'isola Tsmc e Foxconn. La Borsa di Tokyo conclude la seduta in sostenuto rialzo, in recupero dai minimi in un anno e mezzo, in scia alla accelerazione del mercato azionario Usa, brindando alla pausa sui dazi decisa in extremis dal presidente americano Trump, nonostante le tensioni sul commercio globale ancora presenti tra Cina e Stati Uniti.
Il listino di riferimento Nikkei segna il secondo maggiore rialzo giornaliero di sempre, con un guadagno del 9,13%, a quota 34.609, e un aumento di quasi 2.900 punti, trainata dalla tecnologia e dal comparto auto. Sul fronte dei cambi lo yen è stabile sul dollaro a quota 146,90, così come sull'euro a 161,10.
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