Continuano le cure per Michela Murgia, che dopo aver fatto il matrimonio civile con Lorenzo Terenzi in articulo mortis. Non sono mancati i festeggiamenti così come la polemica, visto che la scrittrice ci ha tenuto a sottolineare di aver fatto quel passo quasi come costrizione più che per volontà. A distanza di alcuni giorni dalle foto del party, rigorosamente in bianco per festeggiati e invitati, Murgia ha condiviso uno scatto dall'ospedale, con una personale riflessione sul difficile momento che sta vivendo a causa del carcinoma ai reni giunto al quarto stadio.
"Ricevo moltissimi messaggi ogni giorno, tutti affettuosi (gli altri non li vedo, ho sviluppato una felice cecità selettiva) ma non riesco a rispondere a tutt3, perché sono spesso banalmente troppo stanca", scrive Murgia, lasciando intendere uno dei tanti effetti della malattia ma anche delle cure a cui si sta sottoponendo in questi mesi. Le implicazioni del tumore che l'ha colpita sono tante e preoccupano chi le sta vicino ma anche chi le vuole bene anche se da lontano: "Vado un po’ più spesso in ospedale, a volte all’improvviso perché il corpo sorprende e ieri mi mancava il respiro a causa del troppo liquido negli anfratti dei tessuti. Il livello delle cure del nostro sistema sanitario mi ha però fino a ora consentito di tornare sempre a casa stando meglio".
In questa sua nuova fase, la parola "meglio" sembra essere la chiave che Murgia usa per descrivere il suo momento: "Posso stare meglio, ma non posso più stare 'bene'. 'Meglio' è comunque preferibile a male, quindi godetene con me". Ha fatto sue le parole di Cesare de Michelis per spiegare al pubblico, al quale ammette di non amare pubblicare immagini che la ritraggono in ospedale ma di averlo fatto questa volta perché non vuole "nascondere che ci entro, perché è anche questo che fanno le persone che si curano e dobbiamo solo ringraziare di poterlo fare, in barba a chi demonizza chi paga le tasse".
Quindi, in chiusura del suo lungo post, rivolge anche un appello ai fan che in qualche modo cercano
di dimostrarle la loro vicinanza: "smettete di mandare cibo al Cambio, però: non posso mangiare tutti i dolci del sud, i formaggi della val padana e i vini del Veneto. Tanto non cresco più".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.