"Per le donne sono ancora un sex symbol", Garko si racconta dopo il coming out

Sono trascorsi sei anni dall'ultimo ruolo interpetato per il piccolo schermo e, ad oggi, l'attore sente di essere più sicuro di se stesso

"Per le donne sono ancora un sex symbol", Garko si racconta dopo il coming out
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“Ogni persona deve avere la libertà di fare quello che è meglio per sé”. Sono queste le parole con cui Gabriel Garko, si racconta nel numero di Chi in uscita domani, 3 aprile. Dopo sei anni dall’ultimo ruolo interpretato nel piccolo schermo, l’attore è tornato con un personaggio inedito. Così, insieme ad Anna Safroncik, è il protagonista della serie diretta da Simona Izzo e Ricky Tognazzi, in onda in queste settimane su Canale 5, Se potessi dirti addio.

Gabriel Garko e la scelta del coming out

“In questi anni sono maturato tantissimo, ho avuto più tempo per metabolizzare, per guardarmi dentro e, oggi, sono più sicuro di me, più centrato”, ha rivelato Gabriel Garko, al secolo Dario Oliviero. Tuttavia, per l’attore, la parola “felice” non è adeguata a descrivere il suo stato d’animo e così ha confessato: “Felice? É una parola che non mi piace, direi sereno. Perché la felicità dura un attimo, la serenità è più a lungo termine”.

Una serenità raggiunta grazie alla voglia di rimettersi in gioco e di raccontare la sua verità. Era il 2022, infatti, quando Garko ha fatto coming out, rivelando al “mondo” ciò che lui stesso ha definito “il segreto di Pulcinella”. Secondo l’attore, però, ad oggi nelle famiglie si parla troppo poco di sessualità: “In tante famiglie si parla poco di sessualità, ed è un errore enorme. I tabù sono prima di tutto nostri, la società ne mette tanti perché fanno comodo, ma penso che ciascuno abbia i suoi”, ha affermato.

L’attore e il suo concetto di “normalità”

Gabriel Garko non ha dubbi e, a proposito della “normalità”, ha chiosato: “Anche perché la parola “'normalità' è una cosa stupida: quello che per me è normale magari non lo è per te. Normalità deriva da norma, da regola, ma chi stabilisce quali siano le regole e che cosa sia giusto?”. E ancora, ha aggiunto: “Detto questo, ho scritto un libro (Il giardino del tiglio, ndr…), in cui parlo di cose che tanta gente ignora, preferisce non parlarne, e cioè il rifiuto della sessualità degli altri, ma penso che siamo arrivati a un punto in cui sarebbe ora di non demonizzare la diversità”.

Così, a proposito del coming out, Garko ha affermato: “Devo confessare che l'ho fatto per me stesso, non per gli altri. Ogni persona deve avere la libertà di fare quello che è meglio per sé. Se fai una cosa con l'idea di essere un modello per gli altri diventi esibizionista, se le fai per te è un sentimento puro”.

Gabriel Garko, ancora un “sex symbol”

Nonostante la grande pausa dalla recitazione nel piccolo schermo (ricordiamo, infatti, che lo scorso anno ha fatto parte del cast di Ballando con le Stelle, in cui ha dimostrato un’attitudine al ballo, seppur poi è stato costretto a ritirarsi per la rottura di un legamento del braccio), l’attore è ancora un sex symbol per le donne. Quindi, ha ammesso: “È vero, non è cambiato niente, ed è bello che sia così”.

Spazio, inoltre, anche all’amicizia con la sua “ex” Rosalinda Cannavò, in arte Adua Del Vesco. È anche grazie a lei che Gabriel ha trovato il coraggio di sentirsi libero e di parlare della propria affettività, quando lei era una concorrente del Grande Fratello Vip 5.

Ad oggi, l’attrice siciliana – compagna di Andrea Zenga – è in dolce attesa e diventerà presto mamma: “Sono contentissimo per lei, ci sentiamo per telefono e l'ho chiamata appena l'ho saputo, sono molto legato a lei”, ha affermato Gabriel prima di concludere: “Ha chiuso un cerchio e, con l'arrivo di un figlio, ne aprirà un altro”.

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