"Le spese folli del principe Alberto". Il contabile fa tremare Monaco

L’amministratore del patrimonio del principe Alberto, accusato di appropriazione indebita, fa tremare il Principato con le sue rivelazioni

"Le spese folli del principe Alberto". Il contabile fa tremare Monaco
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Claude Palmero, l’ex contabile del principe Alberto, avrebbe raccolto in 5 quaderni degli appunti scottanti sulle presunte spese folli di Sua Altezza Serenissima e della corte. Dopo il licenziamento ha deciso di renderli pubblici, scoperchiando il classico Vaso di Pandora su quelle che sembrerebbero delle stravaganze e dei comportamenti scorretti che rischiano di macchiare in maniera indelebile l’immagine del Principato di Monaco.

I quaderni dello scandalo

Il 67enne Claude Palmero ha amministrato per ben 23 anni i beni del principe Alberto e della sua famiglia. Dopo aver preso il posto del padre defunto, André, il 10 gennaio 2001, è diventato il braccio destro di Alberto, uno degli uomini più importanti del suo entourage. Il 6 giugno 2023 questa collaborazione sarebbe stata bruscamente interrotta proprio da Sua Altezza Serenissima, che ha accusato Claude di appropriazione indebita, cacciandolo dal suo ufficio al Palazzo dei Principi.

Il contabile si sarebbe rivolto alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, cercando di far valere le sue ragioni. “Smentisco tutte le accuse al 100%. Non sono né corrotto, né ladro, tutte cose inverosimili di cui la famiglia principesca, alla quale mi sono dedicato per due decenni, mi accusa ingiustamente”, ha detto a Le Monde.

Ma Palmero non si sarebbe limitato a difendersi. Sarebbe passato al contrattacco. Durante gli anni di servizio l’uomo avrebbe annotato su 5 quaderni tutti i favori fatti alla famiglia del principe Alberto e tutte le spese sostenute dalla corte. Il quadro che ne viene fuori è piuttosto bizzarro, ma anche confuso. Le cifre e le circostanze riportate, infatti, sottolineano che il contabile non sarebbe riuscito a delineare e a mantenere dei confini netti tra la sua professione e la sua vita privata, soprattutto in termini economici. Inoltre dipingono il ritratto di un Principato piuttosto gaudente, diciamo così, dedito a spese folli. Un’immagine un po’ troppo eccentrica che potrebbe costare ai Grimaldi la loro credibilità.

Spese pazze nel Principato di Monaco?

Le Monde ha pubblicato molte di queste presunte spese stravaganti, contenute nei quaderni di Palmero, nel primo di una serie di quattro articoli. Nelle annotazioni il principe Alberto viene indicato come “Sas”, ovvero Sua Altezza Serenissima. In una di queste note possiamo leggere: “Sas mi ha dato la fattura dell’anello di fidanzamento. Ho proposto a Sas, che ha accettato, di pagare io stesso l’anello e poi di rimborsarmi”.

Nell’aprile del 2016, in un altro appunto, l’ex amministratore ha scritto che la principessa Charlene avrebbe chiesto 77mila euro in contanti: “È meno dell’anno scorso, ma comunque troppo”, ha poi sentenziato sui suoi quaderni, ricordando anche che la moglie di Alberto avrebbe voluto affittare una seconda villa in Corsica. Non solo: il cuoco di Charlene verrebbe pagato 300 euro al giorno, ma si tratterebbe di “fondi non dichiarati”, mentre la colf filippina lavorerebbe in nero.

Non è finita qui: stando all'indagine di Le Monde nel 2023 la principessa Charlene avrebbe ricevuto, come appannaggio, un milione e mezzo di euro, Carolina di Monaco più di 900mila euro, Stefania 800mila. Inoltre pare che i Grimaldi abbiano chiesto a Palmero di intestarsi dei beni acquistati in Francia per sfuggire al fisco francese. Indiscrezioni che, se venissero confermate, farebbero esplodere uno scandalo.

La replica del principe Alberto

Alberto di Monaco non è rimasto in silenzio di fronte alle rivelazioni del suo ex collaboratore e a Le Monde ha dichiarato: “Il signor Palmero, forse credendo di essere amministratore a vita, ha contestato in tribunale la mia

decisione di allontanarlo, attaccandomi personalmente e in termini offensivi. I suoi attacchi a me, allo Stato e alle istituzioni dimostrano la sua vera natura e quanto poco rispetto abbia nei confronti del Principato”.

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