Personale docente Nuovi tagli all’organico negli istituti superiori di Milano e provincia

Lunedì mattina con l’incontro sindacati scuola e il dirigente Antonio Lupacchino il via alla definizione degli organici alle superiori. Anche qui i posti disponibili dovranno subire un drastico taglio rispetto a quelli attuali. E non solo per i tagli previsti (403 nelle superiori di Milano e provincia), ma anche per il processo di razionalizzazione degli organici che, stando ai dati dichiarati al termine dell’incontro comporterebbero un sacrificio di altri 500 posti. «E a Milano va ancora bene – osserva il sindacalista Pippo Frisone – perché la situazione è ancora peggiore nelle altre province lombarde tanto che si calcola che nella nostra regione ci sarà un’emorragia che potrebbe arrivare a 3000 cattedre. Tutte le discipline saranno penalizzate, tranne l’insegnamento della religione cattolica dove ci saranno ancora docenti con poche unità di alunni». E questo soprattutto negli istituti professionali dove, come è noto, si registra il minimo degli aderenti a questo insegnamento. «Se in una classe mi arriva una ragazza sudamericana che vuol fare religione – dice Annamaria Indinimeo preside dell’istituto Kandinsky – sono costretta ad assegnare magari solo per lei un insegnante di religione. Ma nei nostri istituti non è raro trovare il caso di avere questi docenti con soli due alunni per ciascuno». Quest’anno in genere ogni classe dovrà avere non meno di 28 alunni.

Le classi che per via delle bocciature e degli abbandoni dovrebbero andare al di sotto di questa soglia verrebbero accorpate ad altre classi. Fino a un massimo di 31 alunni (in alcuni casi anche fino a 33 alunni). Ma anche questa operazione prevede sulla carta un’eccezione per le scuole a rischio.

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