Ieri e domani: un calo dei reati del 26,24 per cento fra il 2007 e il 2009; un piano straordinario da 50 milioni di euro per la manutenzione stradale da attuare nel corso della prossima estate. Uno sguardo avanti, un altro indietro: 22.141 multe allattivo frutto delle sei ordinanze per la sicurezza e il decoro, tra cui quelle antiprostituzione e antivolantinaggio; la lotta allevasione fiscale e una centrale acquisti in arrivo per recuperare capitali e limitare gli sprechi.
Si può leggere così, ponendosi a metà strada tra passato e futuro, il bilancio dei primi due anni di lavoro della giunta Alemanno presentato ieri in Campidoglio alla presenza della squadra degli assessori. Non un modo per celebrarsi e parlarsi addosso, ma un punto di partenza per capire quali sono le sfide appostate dietro langolo.
Una su tutte, lapprovazione del bilancio e la ferita del debito ereditato dagli inquilini precedenti (9,65 miliardi), tasti su cui Alemanno è tornato a più riprese nel corso del suo intervento. «È necessario - ha detto il primo cittadino - un bilancio straordinario di svolta entro luglio dopo la manovra economica del governo a giugno».
Governo che, appunto, dovrebbe accollarsi lonere del risanamento, con trasferimenti puntuali, anno dopo anno, per rendere possibile un effettivo rilancio della città. Ma intanto il Campidoglio, secondo il sindaco, ha fatto il suo dovere, ha svolto «un lavoro molto positivo» nonostante una doppia crisi: quella generale del Paese e, inoltre, quella finanziaria del Comune. «Il primo miracolo è stato limitare il peso di questa eredità. Ora serve un salto di livello».
Non si escludono correzioni tariffarie e tra gli obiettivi ci sono un patto con la Regione Lazio per sbloccare una serie di progetti infrastrutturali; un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese; un tavolo di trattativa con le grandi aziende con sede a Roma.
E poi il pacchetto ambizioso del Progetto Millennium, che parte dagli Stati generali cittadini e ai decreti per Roma Capitale e arriva alle Olimpiadi del 2020: unopportunità macroscopica, i cui esiti saranno più chiari a breve. Ampio spazio anche alla Carta del cittadino, che introduce un nesso causale tra qualità e tariffe, «in modo che ci sia il principio di restituzione se il servizio non è adeguato a certi standard». Una sorta di soddisfatti o rimborsati traslato sul piano della pubblica amministrazione.
La carrellata dei risultati raggiunti, delle conquiste già andate in porto, si stiracchia invece in una presentazione con più di 40 diapositive.
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