Un giardino fiorito con un’illuminazione scenografica davanti alla Triennale. La scalinata che porta al Palazzo dell’Arte in versione verde. Sarà questo il simbolo, il tratto caratterizzante del Piano del verde del Comune, l’ambizioso progetto che punta a raggiungere la quota di 500mila alberi in città entro il 2015. Una dote in natura poco nota ai milanesi, che forse non si sono accorti delle 57.660 nuove chiome spuntate qua e là in 3 anni. Basta andare al Bosco in città, dove sono stati piantati ben 11.700 alberi, al parco Nord o lungo il Naviglio della Martesana per accorgersene. Gli alberi si mimetizzano tra i loro simili? Be’è impossibile non notare allora le piante, per lo più querce, olmi e carpini, nelle cinquanta piazze riqualificate come Sant’Alessandro e piazza Bergamini. O i boschetti tematici, per un totale di 20mila arbusti, piantumati in aprile in viale Fermi, via Benedetto Croce, Via Novara, via Pertini, via Danusto, viale Berbera e via Palmanova.
L’assessore al Verde Maurizio Cadeo, che dal 2007 studia la città e i luoghi ideali per piantumare la sua dote «in natura» ha deciso di mettere i puntini sulle «i» e di chiarire le idee ai cittadini, su quanto fatto da Palazzo Marino e quanto proposto dal maestro Abbado e dall’archistar Renzo Piano. Certo si noteranno di più i nuovi alberi in piazza Cordusio, Cairoli e in largo Beltrami, per cui i tecnici stanno ultimando le verifiche, ma anche le 51.346 nuove chiome che sorgeranno in tutti i nuovi quartieri pronti nel 2015 come City Life, Garibaldi, Repubblica, Isola. «Abbiamo deciso di investire gli oneri di urbanizzazione in verde - spiega Cadeo - la nostra filosofia è quella di lavorare per il presente ma anche per il futuro, pianificando interventi i cui risultati si vedranno tra qualche anno». Tanto per dare dei numeri sono già state programmate 141.539 nuove piante. Ombra e fresco arriveranno in piazza Argelati, alle Terrazze, in via dei Missaglia, in via Falck, in via Croce all’angolo di via Quarenghi, via Salerio, 38mila al parco della Vettabbia. Ma per il 2014 sono in calendario altre 212.824 interventi.
«Si vede che la nostra amministrazione pensa e realizza verde nell’ombra, diciamo al di là del clamore mediatico di chi strumentalizza il tema a suo favore - attacca Cadeo - noi abbiamo scelto per esempio di privilegiare le periferie. Rispetto all’inizio del mandato, in cui esistevano 180mila alberi, abbiamo già aumentato la quota verde del 25%».
Ma il piano del Verde piace anche nel resto d’Italia: Francesco Ferrini, presidente della società italiana di arboricoltura, da Firenze ha preso carta e penna: «Il Comune di Milano - scrive il docente della facoltà di Agraria - è forse quello che, a livello di grande città, ha più fatto negli ultimi anni per aumentare la dotazione di verde cittadino e, forse, per una non efficace comunicazione ciò non è stato percepito dai cittadini. Ma la dotazione è adesso fra le più elevate a livello italiano».
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