Piazza Affari precipita insieme agli altri mercati europei per i timori che il piano da 110 miliardi di euro messo a punto dall'Ue e dal Fondo monetario internazionale non sia sufficiente per salvare la Grecia. A Milano l'indice Ftse Mib in chiusura ha perso il 4,70%, a 20.613 punti, mentre l'All Share è sceso del 4,47%. Mentre le banche tedesche annunciano che parteciperanno al salvataggio, la moneta unica è scesa ai livelli minimi da un anno (1,30 sul dollaro) e le preoccupazioni di un contagio ad altri Paesi dell'Eurozona affondano le borse dei cosiddetti Paesi «Pigs» (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna). Forti ribassi su tutto il listino, in un clima di «panic selling» che non ha risparmiato nessuno. Scambi in forte crescita, a 4,9 miliardi di euro di controvalore. Tra i bancari, il settore più in sofferenza, ampie perdite per Intesa San Paolo (-7,21%); Unicredit (-7,45%); Banco Popolare (-6,77%); Mediolanum (-5,51%); e Mediobanca (-4,90%). In forte calo anche gli assicurativi con Unipol (-5,18%), Fonsai (-4,75%) e Generali (-4,74%). Così come Fiat (-6,59%, all'indomani del dato sulle immatricolazioni, in netto calo ad aprile, più del mercato), Exor (-6,94%). Scende anche Pirelli (-6,67%), che oggi approva la trimestrale e annuncia la separazione dell'immobiliare. Vendite anche per il gruppo Espresso e per Cir (rispettivamente -6,02% e -5,83). Ribassi più contenuti per gli energetici - con Eni (-3,15%), Enel (-3,22%) e Terna (-0,65%) - e le tlc, con Telecom (-3,51%) e Fastweb (-3,16%). St perde il 5,14%, complice anche un report negativo di Cheuvreux.
Le Borse estere. Crollano tutte le Borse europee, travolte dalla paura che anche altri paesi dell'Eurozona siano contagiati dalla crisi greca. Nel mirino soprattutto la Spagna, con la Borsa di Madrid che cede il 5,41%.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.