MA IL PIEDE DI GUERRA È IL DESTRO?

Se si togliessero i luoghi comuni, i tg durerebbero la metà. Possibile che vengano confezionati con tanta sciatteria? Spesso con l’aggravante di ridicoli ricorsi all’inglese. Così se i latinissimi media diventano midia, l’inchiesta, intercettazioni permettendo, è top secret: il segreto è soltanto quello dell’incolpevole Pulcinella. La tensione resta sempre alta, anche a livello del mare; ma a volte può essere come certe vallette televisive: palpabile. Dell’iceberg conta solo la punta, chissà se il comandante del Titanic sarebbe d’accordo; la sorveglianza in genere è 24 ore su 24, ma arriverà il giorno che la tecnologia la farà durare un’ora in più. L’indagine è a 360 gradi, eppure se il giudice è un po’ svogliato potrebbe fermarsi a 340 e perfino a 330; il sogno è nel cassetto, ma del comodino, della credenza o della scrivania? Il sogno è anche proibito, è raro che qualcuno, in questo mondo senza vergogna, ne faccia uno lecito; il sasso viene gettato nello stagno, eppure per i napoletani sarebbe molto più comodo il mare e per i comaschi il lago. L’esercito è sul piede di guerra, se destro o sinistro non si sa; la lotta è senza esclusione di colpi, ci mancherebbe che ne restasse fuori qualcuno; l’addio è l’ultimo, se fosse il penultimo sarebbe meno triste; quando un presidente qualsiasi resta in carica, ecco che è riconfermato: confermato senza il ri sa di poltroncina mica di poltronissima. I politici non vogliono farsi tirare per la giacca, se sono di statura ridotta per la giacchetta; se invece desiderano sfogarsi, si tolgono un sassolino dalla scarpa. Poveretti devono camminare davvero male: per fortuna d’estate la giacca la possono appendere e sulla sabbia viaggiano con i sandali. Sperando che non prendano cappello anche in casa. Se uno se ne va senza dare più notizie il titolo è obbligato: scomparso nel nulla. E se fosse scomparso nel niente? I problemi stanno diventando più gravi: è bene quindi che si allarghino alle problematiche. Le scuole come sono? Perbacco, di ogni ordine e grado. E l’appello dove cade? Nel vuoto, immancabilmente. Chissà se succede anche in classe quando il prof fa la conta di assenti e presenti. Sul banco siede da sempre lo studente eppure in questi giorni tiene banco il calcio; sul tavolo, oltre al pranzo, c’è anche la trattativa, che però, volendo, può finire sul tappeto.

Quando succede un fatto clamoroso, che so un delitto, in quella città non si parla d’altro, guai se un marito chiede alla moglie: «Mi hai stirato la camicia?». L’intervista è a tutto tondo, manco l’avesse fatta Giotto; la villa è da nababbo, ma ce ne sono anche da mille e una notte. E le polemiche? Non si placano. Esattamente come i tg alla carlona.

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