"Il Dottor Aldo Grasso ha veramente rotto il c...o, ma in una maniera profonda. Profonda". Parola di Pino Insegno che ha rivolto al critico del Corriere della Sera un messaggio di ben sette minuti durante la trasmissione radiofonica Voice Anatomy che conduce su Radio24.
"So che replicare a una notizia significa darla due volte, però io sono scocciato", ha esordito ieri il conduttore - come riporta Tvblog - reagendo all'ennesima critica mossagli da Grasso, "Una critica va gestita e può essere costruttiva per il modo di portare avanti una trasmissione. Ma lui ora credo mi abbia preso di punta per un motivo di nascita, non so, forse perché sono della Lazio o perché sono nato a Roma. Non so il motivo per il quale lui perché sia sempre incattivito, anche rispetto a delle cose che hanno un clamore importante".
Insegno parla di critiche "molto gratuite" e "fatte alla mia vita". Per di più "senza un occhio di riguardo per vedere chi ero veramente, che cosa stavo costruendo, da dove era partita la mia carriera". "Criticare questa trasmissione ci sta", continua l'attore e conduttore che ogni domenica ospita le più belle voci del cinema italiano, "Tutto ci può stare. Ma dare addosso a questa trasmissione è gratuito: esiste da tre stagioni, è l'unica nel suo genere, offre il ludico e una leggerezza calviniana, non superficiale. Una leggerezza che può essere affascinante per chi ascolta: la voce è l'elemento di comunicazione più importante al mondo. È una trasmissione che ha vinto anche dei premi. Vorrei veramente un confronto. L'unica volta che l'ho incontrato ha abbassato lo sguardo e non mi ha neanche guardato in faccia".
E ancora: "So, carissimo Aldo Grasso, che ogni tanto non li scrivi neanche te gli articoli", accusa, "Addirittura una volta, dato che non hai soltanto tu delle talpe in studio, anche io ho ricevuto una critica su una mia trasmissione prima che uscisse quella trasmissione. Sono pronto ad affrontarti. Me devi di' veramente che t'ho fatto. Me lo devi dì. Forse sei rimasto male perché non hai raggiunto gli obiettivi che ti eri prefisso nella tua vita, magari volevi essere il direttore di Rai 1 o il direttore generale della Rai. Volevi gioca' e segnare, invece t'è toccato fa' l'arbitro. Invece devi scrivere chi ha segnato. E qualcuno ti sta pure sul cazzo perché segna e tu dici non si meritava il goal'".
Un'invettiva senza mezzi termini, quindi. Anche se, assicura Insegno, "oggi mi sento un po' coatto e mi sto trattenendo".
"Non ti piaccio, ti sto sul cavolo, sticaz*i: guarda altro, cambia canale", concolude, "Vieni qua e affrontami, ti faccio leggere quello che scrivi, se sei tu che scrivi. Ma lo sai che non sei sempre tu e denunciami, ti prego, almeno ci incontriamo da qualche parte".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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