Pochi fondi in arrivo per le scuole: il ministro Fioroni delude i presidi

Un dirigente: «Combattere il bullismo e come? Non ci sono soldi per i supplenti e i ragazzi hanno moltissime ore buche»

I dirigenti scolastici milanesi hanno avuto modo ieri pomeriggio di incontrare il ministro Giuseppe Fioroni per presentargli i nodi irrisolti della scuola milanese. Una lunga serie di questioni che mettono a rischio il prossimo anno scolastico. Il ministro ha poi risposto con un lunghissimo intervento che però ha pesantemente deluso i suoi interlocutori: molti riferimenti generali, ma una sola risposta concreta. Quella sul tempo pieno, con l’impegno di aumentare di 200 posti le risorse di personale. Un impegno che Fioroni aveva anticipato qualche ora prima ai rappresentanti sindacali. «Solo a Milano e provincia – ha commentato Rita Frigerio, segretaria della Cisl scuola – mancano 213 posti. In Lombardia la richiesta è di 509 posti, vale a dire più del doppio di quelli promessi. Ci vuole ben altro». I dirigenti che sono intervenuti a fare da portavoce della categoria hanno comunque messo a fuoco una situazione in molti casi drammatica. Soprattutto per quel che riguarda la gestione dei supplenti. E a proposito di un tema tanto caro al ministro, il bullismo, un dirigente ha detto: «Come si fa a combatterlo se nelle scuole diamo ai ragazzi una moltitudine di ore buche perché non si possono nominare i supplenti». Ragazzi lasciati per ore e ore in balia di se stessi perché le regole per sostituire i docenti che si assentano sono di fatto impraticabili.

Quando poi i supplenti si possono nominare, mancano i soldi per pagarli. Anche su questo punto i dirigenti sono rimasti delusi perché sanno già che i soldi in arrivo dal ministero basteranno per pagare gli stipendi per qualche mese. In alcune scuole già a marzo finiranno i fondi.

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