Chiamarli «signorini buonasera» può suonare irridente. Ma anche per gli annunci televisivi c'è un'altra metà del cielo, in questo caso rappresentata dal sesso forte. Nel corso degli anni, e fino alla sostanziale scomparsa dei tradizionali annunci tv, non sono mancati i tentativi di introdurre figure maschili nel settore.
Annunciatore, ma del telegiornale (la forza del pregiudizio: trattandosi di uomo, di cose importanti doveva occuparsi) era una tra le figure più popolari della tv pionieristica degli anni Cinquanta: Riccardo Paladini, speaker della Rai sperimentale tra il 1952 e il 1953 e dei primi programmi regolari tra il 1954 e il 1958. Paladini, morto nel 1996, riconoscibile per la dizione perfetta e soprattutto per le visibilissime orecchie a sventola, era anche attore (interpretò diversi film) e doppiatore.
Speaker del tg e annunciatore di normali programmi era Uwe Ladinser, sconosciuto in tutta Italia, ma ben noto ai telespettatori della provincia autonoma di Bolzano. Quando a metà degli anni Sessanta e in attuazione degli accordi di autonomia, la Rai introdusse il primo telegiornale in lingua tedesca, Tageschau, Ladinser fu trasferito da Bolzano a Roma (dove il programma si realizzava) con il collega Aldo Parmeggiani e finì per sposare Josephine (Peppi) Franzelin, prima annunciatrice dei programmi per l'Alto-Adige e poi di quelli nazionali.
Altre figure maschili fecero capolino alla fine degli anni 80 quando Raitre, per ringiovanire la sua immagine affidò gli annunci a due coppie «miste» di ventenni: Federica Panicucci e Matteo Intra,
Olivia Gozzano e Victor Macoggi. Nel 2009 la prima vera selezione di un annunciatore uomo: per presentare i programmi di Raidue viene scelto Livio Beshir, attore italo-egiziano (nella foto in alto). Ma la novità durerà poco.
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