Polemica Enac-Alpi Eagles su ritardi e inefficienze

da Milano

L’Enac, l’Autorità per l’aviazione civile, ha convocato per giovedì i responsabili di Alpi Eagles per verificare le cause che negli ultimi tempi hanno provocato una serie di disservizi lamentati dagli utenti. Si tratta di ritardi e di annullamenti di voli segnalati dai passeggeri, che hanno già portato l’Enac, dall’estate scorsa, a tenere «sotto osservazione» l’aviolinea, già invitata a un incontro in settembre. L’Enac «sfuma», sottolineando che non sono prevedibili sanzioni nei confronti della compagnia veneta, che sarà sollecitata «a una maggiore attenzione» nei confronti della clientela, alla quale saranno rivolti «suggerimenti» in termini «di organizzazione, di utilizzo del personale, di turnazioni», allo scopo di ottenere standard migliori. Chi invece si scaglia violentemente nella polemica è il presidente della compagnia, Paolo Sinigaglia, secondo il quale «è noto che l’Enac, gestito da ex piloti Alitalia, non è efficiente». «Sto subendo attacchi - insiste Sinigaglia - di ogni tipo. A un’intervista a Panorama del direttore del direttore dell’Enac, Manera, ho reagito incaricando l’avvocato di procedere per vie legali. Questo pomeriggio - ha affermato ieri al telefono - un ispettore dell’ente ha mandato un’e-mail al nostro responsabile della qualità per chiedergli conto di eventuali sue contestazioni nei miei confronti».

Per Sinigaglia «la compagnia è a posto, ha il bilancio attivo, ha in corso un code sharing con Alitalia e le verifiche delle assicurazioni internazionali hanno portato alla riduzione del costo delle polizze del 14%»; e ricorda l’episodio di un Fokker certificato dalle autorità francesi che doveva entrare in flotta, a cui «l’Enac ha tardato per due mesi di dare le autorizzazioni: ecco l’origine di tanti ritardi». Alpi Eagles chiuderà il 2005 con 103 milioni di ricavi (contro 85) e 1,8 di utile lordo.

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