Entro la prossima settimana dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri la legge delega sulla riforma fiscale 2023, che contiene al suo interno numerose novità finalizzate a modificare il Fisco nei prossimi anni. Ma vediamo di cosa si tratta.
Com'è strutturato il testo
Da quanto ricavato da AdnKronos, che hanno potuto visionare il testo, il documento è suddiviso in 5 parti e 22 articoli. Il governo dovrà impegnarsi ad adottare uno o più decreti legislativi atti a revisionare il sistema tributario entro 24 mesi dall'entrata in vigore del provvedimento.
Le 5 parti di cui si compone il testo sono: principi generali e tempi di attuazione; tributi, dalle imposte sui redditi ai tributi degli enti territoriali; procedimenti e sanzioni; testi unici e codici; disposizioni finanziarie.
Iva
Nella bozza si propone di "razionalizzare il numero e la misura delle aliquote Iva secondo i criteri posti dalla normativa Ue, al fine di prevedere una tendenziale omogeneizzazione del trattamento Iva per i beni e servizi similari, meritevoli di agevolazione in quanto destinati a soddisfare le esigenze di maggior rilevanza sociale".
Non solo. Si propone di ridurre l'aliquota dell'Iva all'importazione di opere d'arte, estendendo l'aliquota ridotta anche alle cessione di oggetti d'arte o da collezione.
Irpef
Le aliquote saranno ridotte a tre, e allo stesso tempo anche i relativi scaglioni di reddito. Al momento si pensa a tre distinte percentuali da applicare all'imposta sul reddito delle persone fisiche, ossia il 23, il 33 e il 43%.
Ires
Due aliquote previste invece per l'Ires (Imposta sul reddito delle società), al 15 e al 24%. L'aliquota più bassa dovrebbe essere destinata a quelle imprese che mettono a punto degli interventi in investimenti in beni strumentali innovativi o qualificati e in nuova occupazione nei primi due anni.
Irap
Si punta al superamento dell'Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) con uno stop graduale. Deve infatti essere garantito "il finanziamento del fabbisogno sanitario e il gettito in misura equivalente per le regioni che presentano squilibri di bilancio sanitario".
Per quanto riguarda gli interventi, questi non devono portare ad aggravi di alcun genere sul reddito di lavoro dipendente e sulle pensioni.
Interpelli
Nell'articolo 4 della bozza si parla anche di"rafforzare l'obbligo di motivazione degli atti impositivi, anche mediante le prove della motivazione su cui si fonda la pretesa".
A tal proposito, si chiede di razionalizzare la disciplina degli interpelli, ossia le istanze che il contribuente rivolge all'amministrazione finanziaria. Si punta a implementare provvedimenti interpretativi di carattere generale che portino a una riduzione di ricorso all'istituto. L'interpello, dunque, sarà possibile solo in caso di questioni che non trovano risoluzione nei documenti interpretativi.
Evasione
Ancora una volta la lotta all'evasione è uno degli obiettivi dell'esecutivo. Viene dato il via libera all'impiego di dati e al potenziamento dell'analisi di rischio per individuare, prevenire e combattere l'evasione. Nel rispetto della privacy, si ricorrerà sempre di più all'intelligenza artificiale.
Nei confronti di chi collabora, invece, sono previsti dei premi mediante "rafforzamento del regime di adempimento collaborativo" o "aggiornamento e introduzione di istituti, anche premiali, volti a favorire forme di collaborazione tra l'Amministrazione finanziaria e i contribuenti".
Adempimento spontaneo
Sempre per contrastare il fenomeno di evasione fiscale, il governo ha previsto una massimizzazione dei livelli di adempimento spontaneo, con tanto di implemento delle misure che mirino a incentivarlo.
Nella bozza, dunque, si prevede un "potenziamento del regime di adempimento collaborativo, anche introducendo nuove e più penetranti forme di contraddittorio preventivo". A ciò si aggiunge anche l'inserimento di procedure semplificate finalizzate proprio alla regolarizzazione della posizione del contribuente che sceglie il ravvedimento operoso.
Meccanismi premiali
Per il contribuente che sceglie l'adesione spontanea sono previsti dei meccanismi premiali che saranno implementati. Rientrano in questo una riduzione delle sanzioni amministrative tributarie per i rischi di natura fiscale comunicati preventivamente, con tanto di possibilità di una integrale non applicazione.
Anche per quanto riguarda le sanzioni penali tributarie sono previsti degli alleggerimenti, rivolti in particolare a coloro che hanno commesso reato di dichiarazione infedele.
Rate fiscali
Nella bozza si parla anche di "modificare progressivamente le condizioni di accesso ai piani di rateazione in vista di una stabilizzazione a 120 del numero massimo di rate".
Dovranno inoltre essere superati il ruolo e le cartelle di pagamento, così da velocizzare le procedure di incasso da parte del Fisco. Rapidità dell'azione di recupero, dunque, ed eliminazione di costi legati alle inefficienze organizzative.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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