Sbloccato il rinnovo del contratto del trasporto pubblico locale

Aumenti tra 220 e 240 euro, costo di 270 milioni per il 2025. Cisl: “Ora la riforma del settore”

Sbloccato il rinnovo del contratto del trasporto pubblico locale
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Dopo mesi di trattative, si sblocca l'impasse sul rinnovo del contratto collettivo nazionale del trasporto pubblico locale, scaduto alla fine del 2023. L'accordo per il periodo 2024-2026, che riguarda circa 110mila lavoratori del settore, è stato firmato presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) tra il dicastero stesso, i sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, e le associazioni datoriali Agens, Asstra e Anav. La copertura economica è stata garantita grazie alle risorse stanziate dal recente decreto accise.

L'intesa prevede un'immediata erogazione di una somma una tantum di 500 euro e un aumento economico medio mensile in busta paga compreso tra i 220 e i 240 euro a regime. Come conseguenza dell'accordo, le cinque sigle sindacali hanno revocato lo sciopero di bus, tram e metro precedentemente proclamato per il 1° aprile. Tuttavia, resta confermata la mobilitazione di 24 ore indetta per domani da Cub Trasporti, Sgb, Cobas Lavoro Privato e Adl Cobas, che non hanno partecipato al tavolo e criticano l'intesa definendola "a perdere" e giudicando l'aumento "ridicolo".

Per la Commissione di garanzia sugli scioperi, l'accordo "ridurrà sensibilmente gli episodi di conflittualità nel settore, con un indubbio vantaggio per lavoratori ed utenti", favorendo "una riflessione più serena sul futuro del settore".

Le reazioni

Soddisfazione da parte del viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, che ha coordinato il tavolo: "È un momento storico", ha dichiarato, sottolineando di aver lavorato "senza sosta, coi ministri Salvini e Giorgetti, affinché venissero reperite le risorse necessarie".

Anche i sindacati firmatari accolgono positivamente il risultato ottenuto, ma sottolineano la necessità di ulteriori interventi: "Bisogna continuare a lavorare agli altri obiettivi della categoria", affermano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna. Per loro, è "indispensabile l'adeguamento del Fondo nazionale trasporti attraverso risorse congrue e un riassetto del sistema che preveda la riforma normativa di settore e una riorganizzazione industriale".

A giugno 2025 è previsto un tavolo di confronto sulla riforma del settore, mentre nei prossimi giorni il Mit convocherà una riunione tecnica con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, la Conferenza Stato-Regioni e le associazioni di categoria per definire le modalità operative di distribuzione delle risorse alle oltre 900 aziende del comparto. Il costo annuo del rinnovo del contratto è stimato in 270 milioni per il 2025, 370 milioni per il 2026 e 510 milioni per il 2027 e gli anni seguenti.

Fit-Cisl: "Un risultato atteso, ora riforma del settore"

Il segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, commenta: "La ratifica del Ccnl Mobilità Trasporto pubblico locale, firmato l'11 dicembre 2024, è un passaggio storico che chiude positivamente la vertenza in atto. Il Viceministro Rixi ha confermato che con il provvedimento del 13 marzo scorso del Consiglio dei ministri, è assicurata la copertura delle risorse economiche di competenza dello Stato". Inoltre, ha evidenziato come "lo sciopero precedentemente proclamato è stato revocato".

Per il segretario nazionale Fit-Cisl, Gaetano Riccio, l'accordo rappresenta "una tappa intermedia di un percorso ambizioso finalizzato a riformare l'intero sistema del trasporto pubblico locale", con l'obiettivo di "assicurare un sistema di mobilità efficiente ed efficace, dotato di mezzi adeguati per soddisfare le necessità di chi si sposta per motivi di studio, lavoro, turismo e altre esigenze".

Eliseo Grasso, coordinatore nazionale, ha specificato che "il nuovo contratto, che copre il periodo 2024-2026, prevede l’erogazione immediata di una somma una tantum di 500 euro e un aumento complessivo di 240 euro così suddiviso: 100 euro di incremento sulla retribuzione base da corrispondere già da questo mese, 100 euro da erogare ad agosto 2026 e il trattamento integrativo pari a 40 euro mensili da assegnare in base agli accordi aziendali per il miglioramento delle condizioni vita/lavoro".

Infine, Pellecchia ha concluso sottolineando che "questo accordo, oltre a migliorare le condizioni di impiego delle circa 100mila lavoratrici e lavoratori del comparto, rappresenta una base solida per elevare

ulteriormente gli standard di salute e sicurezza, intervenendo efficacemente per contrastare il grave problema delle aggressioni ai danni del personale della mobilità che è diventato intollerabile oltre che insostenibile".

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