
La Federal Aviation Administration (Faa), l’ente federale Usa che vigila sulla sicurezza e sui controlli relativi all’aviazione, ha aperto un’indagine dopo che sabato scorso diversi piloti hanno ricevuto segnalazioni di falsi allarmi anticollisione emessi su voli in fase di avvicinamento al Reagan National Airport di Washington D.C. Per una strana coincidenza lo scalo in questione è lo stesso nei pressi del quale a fine gennaio si è verificato lo scontro tra un elicottero Black Hawk dell’esercito e un jet dell’American Airlines che si preparava all’atterraggio. Nello schianto hanno perso la vita 67 persone.
In un comunicato rilasciato nella giornata di ieri, la Faa ha dichiarato che “le allerte indicavano la presenza di un altro velivolo quando non c’erano altri aerei nei paraggi”. Secondo quanto reso noto da Cbs News, i misteriosi falsi allarmi sarebbero stati riportati da 12 equipaggi e in almeno tre casi i piloti hanno dovuto effettuare delle manovre di allontanamento dalla pista (“go around” o “riattaccata”) che vengono attuate proprio quando non è possibile garantire le condizioni per un atterraggio in sicurezza.
“È tutta la mattina che accade”, ha affermato riferendosi alle allerte anomale un operatore della torre di controllo in contatto con uno dei velivoli in avvicinamento all’aeroporto della capitale americana. La trascrizione della comunicazione è stata riportata dall’emittente Usa che ha riferito anche che sei “incidenti” si sono verificati nell’arco di 11 minuti. La Faa rassicura comunque che dopo quelle di sabato non ci sono state altre segnalazioni erronee.
L’ex pilota di aerei Robert Sumwalt ha commentato stupito la notizia dei falsi allarmi dichiarando di non aver mai sentito “una cosa del genere”. Al centro dell'attenzione degli investigatori della Faa è adesso il Traffic Collision Avoidance System (Tcas), il sistema tecnologico installato sui singoli aerei che funziona utilizzando il transponder del velivolo per rilevare e comunicare con gli altri jet nelle vicinanze. Quando rileva un rischio di collisione a mezz'aria, il Tcas istruisce i piloti, come successo sabato erroneamente, attraverso avvisi sonori e istruzioni su video permettendo di effettuare manovre per evitare il pericolo rappresentanto dall'impatto con un altro velivolo.
Le anomalie registrate la scorsa settimana arrivano in un momento in cui la sicurezza degli spostamenti aerei negli Stati Uniti, e non solo, sembra essere messa in discussione da una serie di incidenti. Nelle ultime settimane, oltre al disastro avvenuto il 29 gennaio a pochi passi dall'aeroporto di Washington, un aereo medico si è schiantato poco dopo il decollo a Philadelphia con un bambino malato e altre cinque persone a bordo mentre un altro velivolo si è schiantato al suolo nello Stato dell'Alaska causando la morte di 10 persone.
Premesso che i dati ufficiali e le statistiche mostrano come sia ancora più che sicuro volare, negli aeroporti Usa si riscontrano diverse criticità legate all'aumento esponenziale del traffico aereo e alle carenze di personale nelle torri di controllo. Secondo il New York Times tra l'ottobre del 2022 e il settembre del 2023 sono stati circa 500 gli incidenti sfiorati provocati da errori dei piloti o dei controllori.
Per il presidente Trump il problema nei cieli d'America sarebbe in realtà da attribuire ai piani di assunzione inclusivi voluti dai suoi predecessori democratici che avrebbero portato, a suo dire, al reclutamento di persone non qualificate e con disabilità fisiche e psichiche.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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