Alvin Bragg, chi è il giudice che ha incastrato Donald Trump

Chi è Alvin Bragg, il 50enne procuratore distrettuale sostenuto dal Partito democratico "architetto" della condanna nei confronti dell'ex presidente Donald Trump

Alvin Bragg, chi è il giudice che ha incastrato Donald Trump
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Il procuratore distrettuale di Manhattan, Alvin Bragg, 50 anni, ha raggiunto un risultato storico: con la condanna di Donald Trump nell'ambito del processo sulla falsificazione dei documenti per insabbiare la relazione con la pornostar Stormy Daniels, il giudice del partito democratico è riuscito a condannare in un processo penale un ex presidente degli Stati Uniti e candidato alla Casa Bianca.

Ieri, infatti, la giuria composta da 12 membri ha dichiarato Trump colpevole di tutti i 34 capi d'accusa che Bragg e il suo team aveva presentato. Il giudice Juan Merchan leggerà la sentenza l'11 luglio, pochi giorni prima che il Partito Repubblicano nomini formalmente Trump come candidato alla Casa Bianca in vista delle elezioni del 5 novembre. Il reato di falsificazione di documenti commerciali, ricorda Reuters, prevede una pena massima di 4 anni di carcere, anche se i condannati spesso ricevono pene più brevi, multe o libertà vigilata. L'incarcerazione non gli impedirebbe legalmente di fare campagna elettorale o di entrare in carica in caso di vittoria. Ma chi è davvero Bragg?

Chi è il procuratore che ha inchiodato Trump

Sebbene questo imputato possa essere diverso da qualsiasi altro nella storia americana, siamo arrivati a questo processo e infine oggi a questo verdetto nello stesso modo di tutti gli altri casi che varcano le porte del tribunale”, ha dichiarato ieri Bragg, non nascondendo la sua soddisfazione per il verdetto della giuria. Bragg è stato il primo afroamericano eletto alla carica di procuratore distrettuale della contea di New York nel 2021.

In passato ha frequentato prima la Trinity School, per poi approdare alla prestigiosa Università di Harvard, dove ha conseguito la laurea in giurisprudenza. Nel 2003, ha lavorato nell'ufficio del procuratore generale di New York sotto Eliot Spitzer, mentre nel 2009 ha ha presto servizio come assistente procuratore degli Stati Uniti per il distretto meridionale della Grande Mela. Il 50enne di Harlem - ma cresciuto a Striver's Row - ha giurato come procuratore distrettuale della Contea di New York il 1° gennaio 2022, dopo aver sconfitto il rivale repubblicano Thomas Kenniff nelle elezioni generali.

Il sostegno del finanziere George Soros

Sebbene Bragg abbia negato ogni rapporto con il finanziere liberal George Soros, è un dato di fatto che il magnate e squalo della finanza sia impegnato, da anni, a sostenere con generose donazioni - attraverso l'Open Society Foundations - le campagne dei procuratori di sinistra e vicini al Partito democratico come Color of Change, che ha speso quasi 500 mila dollari per supportare la candidatura di Bragg a New York.

Vinte le elezioni, Bragg ha deciso di perseguire Donald Trump - acerrimo nemico di Soros - e ha declassato reati come rapina a mano armata, furto con scasso e spaccio di droga a "reati minori". Bragg è candidato alla rielezione nel 2025 e il caso Trump rappresenta per lui una sorta di scommessa elettorale: scommessa che, per ora, pare abbia decisamente vinto.

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