La Germania a un bivio: cosa può succedere in Europa con i nuovi equilibri tedeschi

I risultati di questa sera modificheranno decenni di "tradizione tedesca"? Dai rapporti transatlantici agli equilibri a Bruxelles, passando per le politiche green, ecco cosa può accadere da domani

La Germania a un bivio: cosa può succedere in Europa con i nuovi equilibri tedeschi
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La più alta affluenza alle urne dal 1990: è questo il principale dato che restituisce gli odierni risultati in Germania. Per la Spd si tratta del peggior risultato dal Dopoguerra, viceversa il 20% di consensi raccolto da Afd è il miglior risultato - sempre dal Dopoguerra - per l'ultradestra. Risultato atteso quello della Cdu di Friedrich Martin Josef Merz, che insieme alla Csu, ha raggiunto quota 29%.

E adesso?

Trionfo Cdu, balzo Afd. Instabilità in arrivo?

L'esito delle elezioni in Germania segna una svolta storica, destinata ad avere ripercussioni immediate sulla politica europea e sulle relazioni internazionali dell’Unione. Sul fronte interno, Berlino si prepara ad affrontare un periodo di forte instabilità: con la sicura ascesa di Friedrich Merz alla cancelleria, è lecito attendersi un’inclinazione verso politiche economiche di matrice più conservatrice. Tale indirizzo potrebbe incidere sulle future decisioni comunitarie in materia di bilancio e regolamentazione economica, determinando nuovi equilibri all’interno dell’Unione. L’elemento più significativo nello scacchiere europeo resta, tuttavia, la netta affermazione dell’AfD, fenomeno che rispecchia una tendenza in crescita non solo nel Vecchio Continente, ma anche oltre i confini europei. La spinta della destra radicale potrebbe intensificare le pressioni per una revisione delle politiche migratorie e di sicurezza a livello comunitario, nonché raffreddare le relazioni con quegli Stati che adottano approcci divergenti su questi temi cruciali.

La sconfitta storia dell'Spd, il futuro dei Verdi

La frammentazione del voto rende estremamente complessa la costruzione di una coalizione solida e duratura. Secondo un'analisi condotta dalla rete televisiva Ard, un’alleanza tra CDU-CSU e SPD garantirebbe una maggioranza parlamentare con 327 seggi, superando la soglia necessaria dei 316. Tuttavia, l'ipotesi appare ancora incerta, soprattutto alla luce delle dichiarazioni di Matthias Miersch, segretario generale dell’Spd, che ha definito la tornata elettorale una “sconfitta storica” per il suo partito, segnata da una sonora bocciatura della coalizione semaforo. Alla domanda su un possibile ingresso in un futuro esecutivo, Miersch ha risposto che la decisione finale spetterà agli iscritti, lasciando presagire lunghe e difficili trattative. Questo scenario di incertezza potrebbe minare la stabilità politica della Germania, con effetti diretti sulla leadership del Paese in ambito europeo.

Se da un lato i Verdi mantengono una presenza rilevante con il 12% dei consensi, il loro peso sulle politiche ambientali rischia di essere attenuato dall’affermazione dei conservatori. Nonostante le tematiche ecologiche rimangano centrali nell’agenda politica, la nuova composizione del Bundestag potrebbe portare a un ridimensionamento delle ambizioni climatiche, con possibili ripercussioni sulle strategie europee in materia di sostenibilità e transizione energetica.

Il futuro delle relazioni internazionali tedesche

Sul fronte internazionale, la nuova leadership tedesca si troverà a operare in un contesto geopolitico altamente complesso, segnato dalle persistenti tensioni con la Russia e da rapporti non sempre lineari con gli Stati Uniti. Le future scelte di Berlino in materia di politica estera avranno un impatto determinante sulla coesione dell’Unione Europea e sulla sua capacità di rispondere alle sfide globali con un fronte unitario. La guerra in Ucraina è e resterà nel prossimo futuro un nodo gordiano per l'Europa con Washington ormai decisamente sganciata: "Le relazioni transatlantiche sono finite", aveva malmostosamente annunciato il socialdemocratico Micheal Roth, sottolineando che il crescente allineamento di Trump con Vladimir Putin ha lasciato l'Europa "sola a casa" e incapace di cercare più le "migliori opzioni", ma solo la meno peggiore.

Il risultato sorprendente, sebbene atteso, dell'Afd, invece, ora espone Berlino all'influenza del nuovo establishment Usa: è noto, infatti, il tifo di Elon Musk-leader del DOGE-per l'Alternative für Deutschland. Con gli attuali numeri, infatti, Berlino rischia uno sdoppiamento di personalità tra la componente europeista e quella atlantista e la sua entente cordiale con gli Stati Uniti di Donald Trump.

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