Nel mirino di Donald Trump anche l'Unione Europea, "rea" di "trattare molto male" gli Stati Uniti. Il presidente Usa ha avvertito che l'Unione Europea sarà colpita da dazi se non correggerà gli squilibri commerciali con gli Stati Uniti. "Ci trattano molto, molto male. Quindi saranno costretti a pagare dei dazi", ha detto Trump ai giornalisti alla Casa Bianca. "Non puoi ottenere equità, se non lo fai", ha aggiunto.
Per tutta risposta, in un'intervista alla CNBC, a margine del Forum di Davos, la presidente della Bce Christine Lagarde ha dichiarato di attendersi che le tariffe annunciate dalla nuova Amministrazione Usa saranno "più selettive e mirate". Il fatto che fra i primi atti della presidenza Trump non abbia imposto dazi generalizzati è stato un "approccio molto intelligente, perché questi non danno necessariamente i risultati che ci si aspetta". "Quello che dobbiamo fare qui in Europa è essere preparati e valutare in anticipo cosa accadrà per poter rispondere", ha osservato Lagarde. Ieri Valdis Dombrovskis, commissario Ue per l'economia, aveva annunciato una risposta "proporzionata" a decisioni che dovessero eventualmente ledere gli interessi economici dell'Unione.
Alla domanda se l'Ue abbia la forza per mitigare l'impatto di nuove barriere commerciali, Lagarde ha risposto che i Paesi Ue hanno un ampio potenziale da sfruttare potenziando il mercato interno, qualora si imboccasse una strada senza ritorno. Lagarde, tuttavia, prende tempo, precisando che l'obiettivo di Trump non è del tutto chiaro. La sua idea di sostituire l'import dall'Europa con produzione interna americana, a suo dire, sarebbe "discutibile". In ogni caso, ha sottolineato, "il dialogo deve continuare".
Dombrovskis ha affermato che gli Stati Uniti e l’Europa sono alleati strategici e che è importante che collaborino, sia a livello geopolitico che economico. I funzionari europei stanno discutendo con le loro controparti statunitensi per trovare una soluzione “pragmatica” alla discussione sui dazi, ha affermato, notando che la crescita globale potrebbe risentirne se le relazioni economiche tra le due nazioni fossero danneggiate. ″È importante mantenere questa relazione commerciale e di investimento perché altrimenti si verificherebbe una frammentazione economica globale, e c’è un rischio reale che ciò accada, e il FMI stima che ciò significherebbe una riduzione del PIL mondiale fino al 7%”, ha affermato Dombrovskis. L’UE è desiderosa di mantenere i suoi legami economici con gli Stati Uniti, che hanno il più grande rapporto bilaterale di commercio e investimento e “godono della relazione economica più integrata al mondo”, afferma la Commissione europea.
Nel 2023 l’UE ha registrato un surplus nei beni commerciali con gli Stati Uniti, ma un deficit nei servizi nello stesso periodo. Trump si è astenuto dall'imporre nuove tariffe il primo giorno, offrendo ai mercati un breve sollievo, ma i rischi commerciali persistono. Gli esperti avvertono che i dazi su Messico, Canada ed Europa restano probabili, con misure mirate previste. Si tratta di un'ampia revisione della politica commerciale degli Stati Uniti, le cui conclusioni sono attese per aprile. Non si esclude, tuttavia, il potenziale ricorso a poteri di emergenza qualora l'amministrazione decidesse di agire in modo più aggressivo.
Trump, infatti, ha ancora la possibilità di invocare l'International Emergency Economic Powers Act, che consentirebbe ai dazi di entrare immediatamente in vigore se venisse dichiarata un'emergenza nazionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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