In piedi per mezz’ora, a braccia incrociate e sotto il sole cocente. La visita del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier in Qatar non è iniziata nel migliore dei modi. Il capo di Stato della Germania è atterrato a Doha per incontrare l’emiro Tamim bin Hamad Al Thani, figura chiave nel negoziato tra Hamas e Israele, e discutere del rilascio degli ostaggi ancora prigionieri a Gaza. Per circa trenta minuti, però, nessuno si è premurato di accogliere la delegazione europea.
Dopo l’atterraggio dell’Airbus A350 presidenziale, quando era già stato steso il tappeto rosso, l’emiro non era evidentemente pronto a incontrare il suo ospite. Uno dopo l’altro, i membri dello staff hanno lasciato l’aereo, compresa la first lady Elke, che ha sceso la scaletta ed è stata portata via in limousine. Steinmeier è rimasto all’ingresso del velivolo, in attesa. Un video circolato sui social lo mostra con l’espressione corrucciata e le braccia conserte, impeccabilmente vestito in giacca e cravatta ad una temperatura di circa 30 gradi mentre osserva il tappeto rosso e la guardia d’onore qatariota.
Secondo il quotidiano Bild, alla richiesta di spiegazioni da parte del protocollo tedesco i qatarioti hanno risposto che “il presidente doveva bere il tè all’aeroporto per ammazzare il tempo”. Un suggerimento non accettato dal capo di Stato 67enne, che è sceso dalla scaletta solo all’arrivo del segretario per gli Affari esteri Sultan Al Muraikhi, con il quale si è discusso subito della situazione nella Striscia di Gaza. “Abbiamo bisogno di una soluzione per il popolo palestinese”, ha detto il funzionario qatariota. Ricevuto a palazzo, Steinmeier ha mangiato e parlato con l’emiro Al Thani per circa un’ora e mezza. Al termine dell’incontro, niente conferenza stampa o dichiarazioni ai giornalisti.
Secondo il Bild, è stato proprio il sovrano qatariota a non voler parlare ai media, perché “odia la libertà delle democrazie, ma gioca un ruolo troppo importante nella crisi in Medio Oriente”. Il presidente della Repubblica federale è comunque sembrato di buon umore al termine delle sue tre ore di permanenza nel Paese del Golfo e ha espresso la sua speranza di “ricevere preso buone notizie in merito” agli undici ostaggi tedeschi ancora in mano ad Hamas.
Steinmeier ha anche ammesso che, secondo lui, è ancora troppo presto per parlare di un cessate il fuoco permanente tra Israele e l’organizzazione terroristica.
Secondo il capo di Stato, un negoziato vero e proprio tra Tel Aviv e i palestinesi potrà iniziare solo quando tutte le persone prigioniere nella Striscia saranno liberate e Hamas “non rappresenterà più una minaccia omicida” per lo Stato ebraico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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